Il Consiglio Nazionale delle Ricerche – CNR-ISAC ha pubblicato i dati a livello nazionale dell’anno appena trascorso ovvero il 2018.
Dai dati rilevati è emerso che il 2018 è stato l’anno più caldo da quando si effettuano rilevamenti, con un’anomalia positiva di ben +1.58°C.
Il precedente record spettava all’anno 2015 dove l’anomalia fu di +1.44°C
Considerando i 12 mesi dell’anno 2018, 10 di questi sono risultati sopra la media e almeno 1 al di sopra di 1°C.
Anomalia Positiva, quali effetti sulle condizioni meteo?
La singola anomalia del 2018, non ci dice nulla in se per se, va vista nel contesto climatico degli ultimi anni di rilevazione.
A quel punto possiamo trarre conclusioni, in merito alla tendenza in atto, ovvero che siamo in presenza di un cambiamento climatico importante.
A livello di effetti, bisogna anzitutto fare una distinzione tra fenomeni globali e fenomeni su scala locale.
E non bisogna confondere il clima con le condizioni meteo, come un quotidiano ha fatto recentemente.
Maggiore calore in atmosfera si potrà tradurre in maggiore energia e possibilità di fenomeni più violenti, oltre ad altri problemi ambientali: siccità, scioglimento dei ghiacci,…
Fonte dati ISAC-CNR