Come funziona il rilevamento delle scariche elettriche in Italia?

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Il Sistema di rilevamento SIRF è composto da 16 sensori situati sul territorio Italiano. Per aumentare le prestazioni sono inoltre utilizzati sensori posti in vicinanza del confine Italiano, in Francia, in Svizzera, in Austria e in Spagna.

I sensori utilizzati sono dotati di antenna elettromagnetica a banda larga e di un sistema di posizionamento satellitare GPS. Essi rilevano il campo elettromagnetico emesso dal fulmine generando i dati grezzi.

Ogni sensore è in grado di discriminare il segnale emesso dal fulmine dal “rumore” elettromagnetico. I sensori, posizionati sia sul territorio Italiano che in territorio estero, trasmettono i dati al Centro Operativo di SIRF, attraverso canali di trasmissione dedicati su Internet. Ogni sensore è collegato tramite Internet al centro operativo situato presso la sede del CESI di Milano.

I dati provenienti da ogni sensore sono ricevuti e trattati da degli Analizzatori di Posizione che calcolano, in pochissimi secondi, le coordinate geografiche dei punti di impatto, il tempo in cui è avvenuto ciascun evento e i parametri elettrici caratteristici di ciascun evento di fulmine.

I dati calcolati sono quindi pronti per essere trasmessi sia ai clienti che al centro operativo SIRF per essere immagazzinati nel data base. Da questo database le informazioni possono essere estratte in qualsiasi formato ed eventualmente fornite a terzi.

Ringraziamo per i dati forniti: www.fenomenitemporaleschi.it – CESISIRF (www.fulmini.it)

Guarda anche quali tipi di Fulmini esistono Clicca qui

Autore del Post

Daniel Gialdini

Geologo, Osservatore e Moderatore. Laureato in scienze e tecnologie geologiche. Nutre una grande passione verso le scienze matematiche, fisiche e naturali. Si occupa dei report meteorologici relativi alla Regione Toscana e alla stesura di articoli scientifici relativi alle scienze geologiche.

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