Il caldo anomalo di questo inverno, sta portando al risveglio anticipato di almeno un mese 50 miliardi di Api italiane, ingannate dalla finta primavera.
E’ quanto emerge da Coldiretti sugli effetti di un inverno mite, con temperature sulla nostra penisola superiori di 1.65°C rispetto alla media (secondo i dati Isac tra Dicembre e Gennaio).
Valori massimi oltre i 15°C per piu’ giorni che hanno fatto uscire prima del tempo le api. Queste hanno iniziato subito il loro lavoro di bottinatura ed impollinazione, ma ora c’è il rischio del ritorno del freddo. Gli ultimi sussulti invernali potrebbero far gelare i fiori e anche portare a morte le api dopo una delle peggior annate di produzione del miele.
Questa mitezza sta inoltre favorendo la resistenza di parassiti alieni come la cimice asiata l’insetto asiatico che sta devastando i raccolti di migliaia di aziende nostrane con milioni di danni.
Numerose le piante da frutto gia’ in fiore oltre un mese di anticipo sempre per queste temperature anomale. La siccità comincia ad essere gia’ un grave problema in particolare al Sud.
I cambiamenti climatici in atto stanno portando in sintesi tra eventi estremi e sfasamenti stagionali, cambiamenti repentini impattando sul calendario di raccolta delle colture e della disponibilità dei prodotti per i consumatori.
L’agricoltura purtroppo è la prima attività colpita economicamente con una perdita di oltre 14 miliardi di euro nello scorso decennio.