Lo scorso weekend la discesa di un goccia fredda ed instabile sullo ionio ha dato vita alla genesi di forti temporali sul territorio pugliese merdionale che si sono susseguiti per giorni accompagnati da grandine piccola ma abbondante.
Questo ha dato il colpo di grazia all’agricoltura locale. Danneggiate in fatti le ciliegie ferrovia, dopo aver distrutto fin al 90% del raccolto le Bigarreau e Georgia. E’ quanto denuncia Coldieretti Puglia che chiede l’attivazione dello stato di calamità naturale.
La produzione regionale pugliese risulta concentrata nella provincia di Bari che da sola rappresenta il 96,4% della produzione totale regionale.
Con le sue 47 mila tonnellate questa provincia è la prima provincia italiana per produzione di ciliegie raccogliendo il 34% della produzione nazionale e la produzione di ciliegie in Puglia è pari al 39,8% del totale nazionale.
Terribilmente compresse anche le coltivazioni nei campi del Salento colpendo prima la provincia di Lecce a Ruffano, Poggiardo e Torre Paduli, fino ad investire la provincia di Brindisi con epicentro a Latiano.
Distrutti dalla grandine in pochi attimi in provincia di Lecce insalate, angurie, bietole, cicorie, sedano e le piantine appena messe a dimora di melanzane e peperoni.
A dare altra preoccupazione è ancora la Xylella che continua a devastare oliveti e adesso ha raggiunto pure la provincia barese.
Gli agricoltori si trovano a affrontare fenomeni controversi, dove in poche ore si alternano eccezionali ondate di maltempo a caldo fuori stagione. Ormai è statisticamente provata una anticipazione della maturazione di circa 20 giorni, azzerata in un momento a causa di una improvvisa grandinata o di un nubifragio.