ISPRA la fragilità del territorio Italia e il consumo di suolo

ISPRA la fragilità del territorio Italia e il consumo di suolo

Con questo articolo, vogliamo porre l’attenzione su una questione molto delicata che interessa varie aree del nostro Paese.

Secondo i dati ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale) possiamo notare come in diverse realtà, il consumo di suolo sia piuttosto marcato.

In base alla legenda (in basso a sinistra dell’immagine) le Regioni maggiormente interessate sono il Veneto, l’Emilia Romagna e la Toscana.

Un fotografia tutt’altro che rassicurante considerato l’estrema fragilità del nostro territorio e che tale fenomeno antropogenico, renda il terreno sempre più impermeabile dovuto alla cementificazione, alla realizzazione di infrastrutture e all’espansione di natura industriale e residenziale. Tanti effetti collaterali la cui causa principale è data dall’espansione urbana.

Spesso il nostro Paese si trova a fare i conti con le varie calamità naturali e con sé tutti i fatti drammatici legati alle alluvioni, allagamenti, ondate di calore,.. in aree sempre più popolate, con ingenti danni e purtroppo anche vittime, oltre poi ad un danno economico stimato in quasi 8 miliardi di Euro l’anno.

L’ultimo rapporto pubblicato da ISPRA, vede un consumo di suolo di ben 19 ettari al giorno, un valore molto elevato per gli ultimi dieci anni.

Il cemento ricopre ormai 21.500 km2 di suolo nazionale, dei quali 5.400, un territorio grande quanto la Liguria, riguardano i soli edifici che rappresentano il 25% dell’intero suolo consumato.

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