Pensate 20 mila tonnellate di gasolio sono state riversate in un fiume siberiano e adesso muove verso il mar Artico , un disastro ambientale senza precedenti in zona.
Il fiume in questione si chiama Ambarnaya e tutto questo è dovuta al rovesciamento di una enorme cisterna contenente carburante.
Il motivo di cio’ lo scioglimento del permafrost cioè uno strato di terreno ghiacciato sottostante che a causa di un’ondata di caldo anomala per il periodo ne ha accellerato lo scioglimento.
I ritardi negli interventi hanno gia’ portato all’inquinamento di decine di km lungo il corso d’acqua. Si tratta gia’ di un’area di 350km quadrati. Un impatto devastante.
Quali le conseguenze?
L’intero ecosistema potrebbe essere compromesso sperando non arrivi al lago piu’ a nord e soprattutto nell’Artico.
Un trend molto negativo se associato anche al periodo di incendi anomali sul territorio siberiano. Eventi preoccupanti in zone dove in realtà ci dovrebbe esserci il ghiaccio.
L’unica soluzione per risolvere questo è l’uso di dighe mobili per bloccare il grosso dei carburanti.