L’Italia, di nuovo capovolta dalla natura, si trova ad affrontare uno scenario insolito: sei mesi d’anticipo, ma la normalità estiva sembra già una quasi dimenticata memoria. Il report settimanale dell’Osservatorio ANBI sulle Risorse Idriche disegna un paesaggio climatico che preoccupa gli esperti e getta una luce sull’incerto futuro dell’agricoltura meridionale.
Francesco Vincenzi, Presidente ANBI, esprime la sua preoccupazione riguardo all’andamento climatico: “Non è certo normale parlare di rischio siccità a Gennaio.” Questa anticipazione stagionale, sottolinea Vincenzi, potrebbe avere impatti significativi sulla disponibilità d’acqua, soprattutto nelle regioni del Sud.
Il primo esempio tangibile proviene dalla Valle d’Aosta, dove la Dora Baltea mostra un aumento nella portata rispetto allo scorso anno, ma le medie mensili rimangono al di sotto degli standard storici. Un trend simile caratterizza i fiumi piemontesi, con il Tanaro che registra un flusso più che dimezzato rispetto alla media mensile.
La situazione migliora in Lombardia, dove il fiume Adda è in crescita e le riserve idriche totali superano la media grazie all’acqua trattenuta nei bacini. I laghi del Nord mantengono livelli stabili sopra la media del periodo.
Scendendo verso il Centro Italia, l’Emilia Romagna si trova con flussi d’acqua sotto la media e significativamente inferiori rispetto all’anno precedente. Anche il fiume Po mostra una diminuzione delle portate lungo il suo corso.
Nelle regioni centrali, la Toscana e le Marche segnalano fiumi con altezze e portate al di sotto della media, ma i bacini artificiali nelle Marche offrono un confortante surplus rispetto all’anno precedente.
La situazione peggiora nel Lazio, dove i principali fiumi hanno portate quasi dimezzate rispetto alla media, mentre i laghi registrano livelli in calo rispetto all’anno scorso.
Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI, sottolinea l’importanza di realizzare nuovi invasi per trattenere l’acqua piovana sul territorio, garantendo maggiore sicurezza idrica. L’esempio positivo delle Marche supporta questa tesi.
La Campania si distingue per una situazione fluviale migliore, con il Volturno che tocca il record del quinquennio. In Basilicata, il volume d’acqua trattenuta aumenta leggermente, ma gli invasi delle dighe rimangono al di sotto dei livelli dell’anno precedente.
Infine, la Puglia registra un aumento significativo nelle disponibilità idriche nei bacini, segnando un surplus di oltre 37 milioni di metri cubi rispetto all’anno scorso.
Questo scenario climatico fuori dal comune solleva serie preoccupazioni, specialmente per il settore agricolo meridionale, sottolineando l’importanza di strategie a lungo termine per gestire le risorse idriche in un contesto di cambiamenti climatici sempre più evidenti.
Fonte dati ANBI