Ingenti piogge in questi giorni stanno interessando l’Australia sud-orientale portando all’evacuazione di migliaia di persone. Questa situazione è dovuta ad un importante anticiclone sul mare della Tasmania che porta masse umide da est verso queste zone, alimentate da la Nina (temperatura della superficie del mare nella parte equatoriale orientale dell’Oceano Pacifico centrale è inferiore al normale da 3 a 5 ° C).
Le aree più interessate il Queensland e il South Wales hanno ricevuto in pochi giorni fino 500-700mm, se non di più. A tutto ciò si è aggiunto il culmine della più grande diga di Sydney (Warragamba) che ha incominciato a rilasciare ingenti quantità d’acqua nei fiumi che continuano a crescere. Una situazione di emergenza in zona come non si vedeva dal 1961
I servizi di emergenza hanno già effettuato oltre 600 interventi di salvataggio tra giovedì 18 Marzo e Domenica 21 Marzo.
La situazione purtroppo non andrà a migliorare in queste zone dove altre precipitazioni sono attese anche nella prima metà di questa ultima settimana di Marzo, andando a portare ancor più difficoltà a queste zone dilaniate dalle inondazioni.
Tutto ciò sta causando anche ritardi considerevoli nella consegna dei vaccini contro il coronavirus. Finalmente in zona si registra un’Estate tra le più fresche degli ultimi 10 anni e molto piovose, dopo precedenti di vasti incendi e devastazioni, ma a quale prezzo?