New Delhi, 30 luglio 2024 – Le frane innescate dai monsoni hanno provocato una tragedia nel Sud dell’India, con un bilancio di almeno 56 morti. Le forti piogge hanno causato enormi frane nello stato meridionale del Kerala, colpendo principalmente le zone collinari del distretto di Wayanad nelle prime ore di martedì 30 luglio 2024.
Secondo quanto riportato da un funzionario distrettuale, si teme che decine di persone siano rimaste intrappolate a causa delle frane che hanno devastato diverse aree.
Le forze armate indiane hanno confermato che centinaia di persone sono intrappolate e stanno lavorando senza sosta per portarle in salvo. Sul posto sono stati dispiegati 225 soldati, impegnati nelle operazioni di ricerca e salvataggio, spesso in condizioni estremamente difficili a causa del maltempo e del terreno instabile.
Fino ad ora, 101 persone sono state tratte in salvo grazie agli sforzi delle squadre di soccorso, mentre 70 feriti sono stati ricoverati in ospedale per le cure necessarie. Tuttavia, le operazioni di soccorso sono ostacolate dalle forti piogge e dal crollo di un ponte fondamentale, complicando ulteriormente gli sforzi dei soccorritori.
“Potremo valutare l’entità dei danni solo tra qualche ora“, ha detto alla BBC Hindi il ministro di Stato AK Saseendran, sottolineando la gravità della situazione e l’incertezza che ancora circonda l’entità del disastro.
Il Sud dell’India, durante la stagione dei monsoni, è spesso soggetto a eventi climatici estremi che mettono a dura prova le infrastrutture e la popolazione locale. Le frane, in particolare, rappresentano un grave pericolo, causando perdite umane e materiali ingenti ogni anno.
Le autorità locali hanno emesso avvisi di evacuazione nelle aree a rischio e stanno lavorando per garantire la sicurezza della popolazione, fornendo assistenza e rifugi temporanei a chi ha perso la propria casa.