Il passaggio perturbato che ha colpito la Liguria il 4 Ottobre 2021 è stato davvero eccezionale per la quantità di pioggia caduta.
In un giorno si è arrivati a sfiorare i 900mm nell’entroterra di Genova, con cumulati di rilievo anche in provincia di Savona ed Alessandrino con picchi oltre i 400mm.
Andando a vedere quanto accaduto, partiamo dall’evoluzione sinottica. Una bassa pressione è riuscita a staccarsi dal flusso principale Atlantico, arrivando sulle isole Baleari per poi risalire verso Nord-est.
Prima dell’ingresso del fronte freddo, il territorio ligure si è trovato a che fare con la fase pre-frontale.
Questa è stata caratterizzata da un’intenso richiamo sciroccale dalla Tunisia che risalendo sui nostri mari si carica di umidità. Le correnti incontrano l’Appennino e sono costrette a risalire portando aria caldo-umida.
Risalendo questa massa d’aria si raffredda e condensa dando vita a piogge insistenti o alla formazione di temporali che hanno bersagliato la Val Bormida, Valle Stura e Valle dell’Orba.
Temporali autorigeneranti che insistono per ore sulle stesse aree già dal primo mattino , grazie anche alla continua alimentazione dal calore marino in questo caso.
Fenomeni che non sono certo nuovi in queste località durante l’autunno, ma la quantità di acqua caduta dal cielo ha stracciato non pochi valori storici.
Questi tipi di fenomeni temporaleschi siano rimasti per più ore sulle stesse zone, per la presenza di un vasto e robusto Anticiclone sull’Europa orientale.
Tutto ciò ha rallentato l’evoluzione della depressione verso levante. Solo nel tardo pomeriggio-sera con l’ingresso di tese correnti settentrionali lo scirocco ha incominciato a indietreggiare.
Così successivamente il fronte freddo è riuscito a transitare velocemente la regione liguria spostandosi a fine giornata verso il Nord-est e le aree tirreniche. Associato a questo tipo di fronte i fenomeni non erano più stazionari, ma accompagnati da forti venti, maggior attività elettrica, piogge intense ma di breve durata.
Tutti i dati pluviometrici di rilievo
Ecco alcuni dati di precipitazione rilevati dalla rete di stazioni meteorologiche ARPA Liguria
- 178,2 mm in un’ora a Urbe-Vara Superiore (SV), a un soffio dai 181 mm/1 h del 4 novembre 2011 a Vicomorasso (GE);
- 377,8 mm in 3 ore, sempre a Urbe;
- 496 mm in 6 ore a Montenotte Inferiore (Cairo Montenotte, SV), nuovo primato italiano su questo intervallo di tempo;
- 740,6 mm in 12 ore a Rossiglione (GE), anche questo un nuovo primato nazionale su tale intervallo (superati i 717,8 mm/12 h del 7-8 ottobre 1970 a Bolzaneto, periferia di Genova);
- 883,8 mm in 24 ore sempre a Rossiglione, non lontano dal record storico nazionale di 948,4 mm del 7-8 ottobre 1970 a Bolzaneto.
Si tratta di quantità e intensità tra le più elevate al mondo nelle zone extra-tropicali. Valori con tempi di ritorno probabilmente almeno centenari.
Tutta quest’acqua caduta ha portato a diverse esondazioni, frane, paralizzando l’entroterra della liguria centrale fin sul versante alessandrino.
Per fortuna in questo caso non ci sono state vittime e questo mostra i grandi passi in avanti del nostro sistema di allertamento che riesce ormai a rispondere egregiamente ad eventi sempre più estremi.
Dato notevole anche in Piemonte con 428mm/12h a Gavi(AL). Il livello idrometrico del Bormida ad Alessandria ha raggiunto i 9.41m superando di 2cm il valore straordinario raggiunto nel 24 Novembre 2019.
6.63 metri raggiunti dal livello dell’Orba a Tiglieto rappresentano il massimo rispetto al precedente valore stabilito, sempre il 4 ottobre, ma del 2010.
Un evento che fa riflettere se pensiamo che sia accaduto alla prima perturbazione autunnale, dopo 4 mesi di una siccità davvero marcata. In alcune località del basso Piemonte sono caduti appena 50mm di pioggia in Estate, meno di un terzo della norma.
Riflessioni e conclusioni
Il mar Ligure caldo di +3°C rispetto alla norma può aver contribuito alla causa. Mare più caldo significa più varo acqueo ed energia disponibile per i fenomeni temporaleschi.
Con simili quantità di pioggia nessun territorio avrebbe retto, fermo restando che l’antropizzazione di diverse zone è un problema in più specie se non si rispetta il corso dei fiumi.
Le previsioni e gli allertamenti sono state determinanti per quanto accaduto. Spesso si afferma ingenuamente che in certe aree ha fatto due gocce non rendendosi conto che a pochi km si è scatenato il finimondo.
Anche per questo si può allertare solo per aree in quanto i temporali sono fenomeni localizzati.
Fonte Società Meteorologica Italiana – NIMBUS
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