Un Golfo del Messico in gran spolvero che dopo Francine che ha interessato la Lousiana, ha dato origine un’altra macchina distruttiva, si tratta dell’Uragano Helene.
Questo sistema di bassa pressione sorto al largo delle coste del Nicaragua, sabato 21 settembre ha iniziato la sua corsa in direzione nord. Nella giornata di mercoledì, trovatosi tra il Messico e Cuba, ha raggiunto Categoria 1, rappresentando così una minaccia!
I ricercatori del National Hurricane Center grazie alle loro sempre puntuali ricognizioni aeree, hanno costantemente monitorato Helene, condividendo i dati raccolti al Servizio Meteorologico Nazionale in modo tale da informare il Paese in modo tempestivo. Dopo un’attenta analisi, era ormai evidente che questa enorme trottola era diretta verso la Florida.
Piano di evacuazione ed allertamento.
Le autorità locali visto il pericolo imminente, hanno dato l’ordine di evacuazione per le aree di Apalachee, Tallahasee e lungo la fascia sud, luoghi dove Helene avrebbe fatto il suo landfall (toccare terra). Gli esperti meteorologi avevano previsto che avrebbe raggiunto Categoria 4, pertanto i fenomeni si sarebbero estesi anche sui comparti della Georgia centro meridionale.
I governatori di Florida, Georgia e Carolina del Nord e del Sud hanno dichiarato lo stato di emergenza. Lo Sceriffo Jared Miller in una nota sul suo profilo Facebook, ha affermato “Non sarà un evento a cui sarà possibile sopravvivere nelle zone costiere, una tempesta di questa magnitudine non ha mai colpito Wakulla, secondo le cronache registrate“.
L’intensificazione di Helene e successivo landfall.
Come ormai è noto, il surplus di calore si traduce in energia potenziale e le acque del Golfo del Messico hanno raggiunto temperature piuttosto elevate e questo permette agli uragani di svilupparsi e rafforzarsi molto rapidamente.
Nel giro di poche ore, Helene ha raggiunto Categoria 4. In questa fase i venti raggiungono picchi tra i 209 e i 251 km/h e stando a ciò che affermano gli esperti, uragani di questa portata non si erano mai verificati in questa parte della Florida.
L’impatto sulla costa è stato devastante! Le impetuose raffiche di vento hanno raggiunto i 225 km/h, colpendo inizialmente la località di Big Bend a sud di Tallahassee. Le piogge torrenziali e l’onda di tempesta (storm surge) ha provocato immani allagamenti, danneggiando edifici, abitazioni ed infrastrutture.
Danni e purtroppo vittime.
Gli uragani sono il fenomeno tra i più potenti della Terra ed Helene con la sua forza distruttiva, ha fatto registrare purtroppo tre vittime.
La prima in seguito alla caduta di un cartello che ha investito l’auto che circolava sulla Interstate 4 vicino a Ybor City, a Tampa; le altre due dopo essere state investite da un tornado legato alle tempeste (associate all’uragano) ad Alamo, ha dichiarato il Sindaco della città alla CNN. Secondo poweroutage.us, in Florida più di 1,2 milioni di case e aziende sono rimaste senza energia elettrica nella notte, a causa dei massicci black out.
Successivo declassamento.
Questi sistemi di bassa pressione come si allontanano dalla loro fonte di energia, tendono a perdere la loro forza ed Helene una volta trovatasi sullo Stato della Georgia, è stata rapidamente declassata a Tempesta Tropicale. Finirà la sua corsa, stando a ciò che illustrano le previsioni, a nordovest sul Kentuky.