Anche se la stagione invernale si è risvegliata in questi giorni, entro la metà del mese in corso dovremo rimontare le gomme estive.
Durane la stagione invernale non è difficile imbattersi in tratti di strade ghiacciate, prima di ogni evento nevoso (ma anche durante) intervengono i mezzi spargisale.
Mezzi presenti su migliaia di chilometri della nostra rete stradale, a difesa della nostra incolumità ma quali ripercussioni sull’Ambiente?
Sulle strade si usano cloruro di sodio (il comune sale da cucina, ovviamente in quantità industriali) a volte anche con un mix composto da sabbia e sale, e il cloruro di calcio.
Quest’ultimo non può essere sparso a scopo preventivo, perché formerebbe una pericolosa patina scivolosa. Mentre il primo si può usare a scopo preventivo.
L’efficacia del sale è ormai assodata, ma causa il forte deterioramento del manto stradale con il rischio anche della formazione di buche molto insidiose. Il rischio maggiore che la forte salinità dei terreni vada a compromettere le falde acquifere.
Ma è proprio necessario l’uso del sale? Alcune paesi del nord Europa da alcuni anni stanno cercando soluzioni alternative e la Valle d’Aosta ne è la capofila in Italia.
Un’azienda canadese dopo aver estratto lo zucchero dalla barbabietola ha scoperto dopo giorni che i residui liquidi provenienti dalle barbabietole resistevano ottimamente a temperature di gran lunga sotto zero.
Non nocivo per la Salute e resistente a temperature fino a -28/-30°C e l’Ambiente naturalmente ringrazia.
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