USA: Licenziamenti di massa alla NOAA e al NWS – Un colpo duro alla meteorologia e alla sicurezza pubblica

USA: Licenziamenti di massa alla NOAA e al NWS – Un colpo duro alla meteorologia e alla sicurezza pubblica

Negli Stati Uniti, un’ondata di licenziamenti ha colpito la National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) e il National Weather Service (NWS), due enti fondamentali per la meteorologia e la ricerca climatica. Centinaia di scienziati ed esperti sono stati rimossi dai loro incarichi nell’ambito dei drastici tagli alla pubblica amministrazione imposti dall’amministrazione Trump.

Questa decisione ha suscitato grande preoccupazione all’interno della comunità scientifica, poiché riguarda professionisti altamente qualificati, responsabili della produzione delle previsioni meteorologiche, della manutenzione dei radar, della raccolta e analisi dei dati satellitari e del monitoraggio di fenomeni estremi. La loro attività non è solo di rilevanza scientifica, ma anche strategica per la sicurezza pubblica e per l’economia, considerando il ruolo cruciale delle previsioni meteorologiche nella prevenzione di disastri naturali.

Un’ondata di licenziamenti senza precedenti

Le segnalazioni indicano che le lettere di licenziamento hanno raggiunto centinaia di dipendenti, molti dei quali scienziati con anni di esperienza che, pur lavorando da tempo per la NOAA e il NWS, erano formalmente ancora in periodo di prova. Questo perché precedentemente impiegati come appaltatori e solo di recente assunti come dipendenti federali.

Una delle giustificazioni fornite nei documenti ufficiali appare particolarmente controversa: i dipendenti risultano “non idonei a proseguire l’impiego perché le loro capacità, conoscenze e competenze non corrispondono più alle esigenze attuali dell’Agenzia”. Una motivazione che sembra poco credibile, considerando che tra i licenziati ci sono figure di spicco come Andrew Hazelton, fisico del NWS e veterano delle missioni degli Hurricane Hunters, le spettacolari e fondamentali operazioni di monitoraggio degli uragani condotte dalla NOAA.

Le possibili conseguenze di questa scelta

Questi licenziamenti rappresentano un duro colpo alla capacità degli Stati Uniti di prevedere e gestire eventi meteorologici estremi. La riduzione del personale qualificato potrebbe tradursi in un calo della qualità delle previsioni e nell’allungamento dei tempi di risposta alle emergenze, con conseguenze dirette sulla sicurezza della popolazione.

In un periodo in cui il cambiamento climatico sta aumentando la frequenza e l’intensità di uragani, tornado e tempeste, privare il Paese di esperti in grado di studiare e prevedere questi fenomeni appare una decisione pericolosa. Oltre ai rischi per la vita umana, l’impatto economico potrebbe essere devastante: ritardi nelle allerte meteo, errori nelle previsioni e una minore capacità di gestione delle crisi possono tradursi in miliardi di dollari di danni per infrastrutture, aziende e comunità colpite.

Una deriva anti-scientifica preoccupante

Questi tagli sembrano inserirsi in una tendenza più ampia di riduzione degli investimenti nella scienza e nella ricerca, un atteggiamento che rischia di portare gli Stati Uniti in una fase di profonda incertezza. Il licenziamento di esperti in meteorologia e climatologia, proprio in un periodo storico in cui tali competenze sono più necessarie che mai, lascia aperti molti interrogativi sul futuro della ricerca scientifica e sulla capacità del Paese di affrontare le sfide climatiche.

L’auspicio è che queste decisioni vengano riconsiderate e che la scienza possa continuare a svolgere il suo ruolo fondamentale nella protezione della popolazione e nella comprensione dei fenomeni atmosferici, senza essere ostacolata da scelte politiche miopi e potenzialmente pericolose.

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