Non ci sono solo il gran caldo, la siccità, la crisi idrica a dover combattere, ma anche gli incendi in Italia sono una piaga che tutti gli anni divorano vaste territori e decimano animali.
Secondo il rapporto dell’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) nel 2021 la Regione interessata da maggior incendi è stata la Sicilia, mentre la Sardegna è la Regione nella quale si sono verificati incendi di vaste proporzioni.
Dall’analisi degli ultimi vent’anni risulta che..
in Italia il 40-50% del territorio colpito da incendio è costituito da foreste.
Considerando che circa 1/3 del territorio nazionale è ricoperto da foreste (circa 8 milioni e mezzo di ettari), dal 1 gennaio al 31 dicembre 2021 risulta bruciata complessivamente una superfice pari allo 0,5% del territorio Italiano (corrispondente al Lago di Garda). Tra le coperture arboree, la categoria più colpita è quella delle latifoglie sempreverdi (macchia mediterranea) per il 56%, seguono le classi di latifoglie decidue (come le querce) 25% e le classi di aghifoglie sempreverdi, come i pini mediterranei, 19%.
Gli incendi nel 2021 hanno interessato maggiormente le aree del mezzogiorno, tra cui la Sicilia è purtroppo la Regione che ha registrato il maggior numero di incendi con il 3,5% dell’area regionale.
La Calabria ha subìto, in termini di superficie forestale bruciata il maggior impatto per gli incendi, con la superficie totale di boschi andati in fumo pari al 37%.
Nel 2021 la Sardegna è stata interessata da 40 eventi, ma nell’incendio che ha interessato il complesso Forestale Montiferru- Planargia è stato divorato dalle fiamme il 63% del totale del territorio sardo interessato dagli incendi.
Anche i Parchi nazionali sono stati interessati da eventi molto gravi, tra cui quello dell’Aspromonte dove sono andati in fumo circa il 10% del patrimonio boschivo.
E aggiunge l’ Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale..
Gli effetti e i danni agli ecosistemi forestali causati dagli incendi possono accelerare i processi di
perdita di biodiversità, rilascio di anidride carbonica, aumento del rischio idrogeologico, erosione
del suolo, inquinamento da polveri dell’aria e dei corpi idrici. Dal punto di vista ecologico, le foreste
hanno una innata capacità di resilienza agli effetti degli incendi. Tuttavia, se abbastanza vasti e
frequenti, gli incendi possono determinare danni di lungo periodo e una perdita permanente di
superficie boschiva.
L’inizio della stagione 2022, complice anche la grave siccità che sta colpendo diverse regioni, non sta andando benissimo con diversi ettari di vegetazione già andata in fumo.
C’è da chiedersi, ma quando si porrà fine a questo scempio: se distruggiamo l’Ambiente, distruggeremo anche noi.
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