Lo confermano i dati raccolti dall’Isac-Cnr di Bologna: il mese di luglio si piazza al secondo posto assoluto per caldo anomalo in Italia con un +2,26°C rispetto alla media 1991-2020.
Scavalcando anche la terribile estate del 2003: allora l’anomalia termica si era “fermata” ai soli +1,59°C.
Maggio e Giugno 2022 sono stati i secondi più caldi da quando esistono le misurazioni, ma Luglio a causa delle repentine ondate di calore ha presentato un “conto” molto salato.
Secondo il meteorologo Andrea Corigliano..
Si tratta di un risultato potenzialmente atteso dal momento che […] il periodo maggio-luglio di quest’anno ha osservato in quota condizioni atmosferiche caratterizzate da un segnale subtropicale più intenso rispetto a quello che si è verificato nel 2003, nel corso dello stesso periodo.
I dati riguardanti le macro aree regionali confermano il forte surplus termico insistente al Nord da mesi e parte del Centro, mentre il Sud le ondate di calore sono state meno incisive.
Valori termici medi al Nord superiori alle media di ben 2,79°C, al Centro di 2,21°C e al Sud con 1,91°C.
Il divario tra Nord e Sud è elevato, se si va ad analizzare i valori massimi. Mentre per il Sud il mese di Luglio 2022 è il secondo mese più caldo dal 1800 con un’anomalia di 2,19°C, per il Centro Nord il mese appena trascorso è quello con i valori massimi più alti.
Dati alla “mano” il 2022 è l’anno più caldo di sempre in Italia, sia per le temperature massime che quelle medie, basti solo i dati che riguardano il bollente Nord Ovest.
Dati preoccupanti sul deficit pluviometro, piazzando l’anno in corso tra uno dei più avari di precipitazioni.
Valori peggiori del 2003 e del 2017 e come evidenzia Andrea Corigliano..
Nei primi sette mesi di quest’anno è stato raggiunto uno scarto rispetto alla cumulata pluviometrica parziale, calcolata fino a luglio, pari a -46% e quindi, grosso modo, persiste una situazione che evidenzia in pratica la mancanza quasi della metà delle precipitazioni che sarebbero dovute cadere da gennaio a oggi.
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