Un team di scienziati ha ritrovato nell’Oceano Artico un’ingente quantità di polistirene. Si tratta di una zona molto impervia inaccessibile all’uomo, distante meno di 1500 Km dalla calotta polare.
La spedizione per raggiungere l’Oceano Artico non ha utilizzato navi rompighiaccio, ma due yacht di piccoli dimensioni. Questo perchè da alcuni anni a causa del riscaldamento globale, l’Oceano Artico nella zona centrale, è navigabile al 40%.
La plastica a breve si potrebbe frammentare in piccoli pezzi, e questi potrebbe essere ingeriti dagli animali presenti nelle acque artiche. In grave pericolo i maggiori “abitanti” di queste zone, come gli orsi, che potrebbero ingerire i piccoli pezzi di plastica.
Alcuni governi stanno pensando di sfruttare lo scioglimento dei ghiacci artici, per “aprire” nuove vie commerciali. Senza nessuna regolamentazione e soprattutto quali rischi ambientali?