Vi ricordate di Virgo e la scoperta delle Onde Gravitazionali, che è valso il premio Nobel per la fisica ai ricercatori statunitensi.
Oggi Virgo regala al mondo un’altra grande scoperta in collaborazione con i ricercatori di LIGO: hanno osservato onde gravitazionali prodotte dalla fusione di due stelle di neutroni, un evento teorizzato da più di 30 anni.
Che cosa sono le stelle di neutroni
La scoperta è stata annunciata nel corso di una conferenza stampa presso il National Press Club di Washington, Stati Uniti, alle 10 di oggi (le 16 in Italia); i suoi dettagli sono stati pubblicati su Science, Nature e altre riviste scientifiche.
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La Scoperta
Per gli astronomi Osservare le stelle di neutroni non è semplice, per anni gli astrofisici hanno cercato nello Spazio le tracce della fusione di due stelle di neutroni, un evento che sprigiona un’altissima quantità di energia e che porta a una “kilonova”, un’esplosione astronomica causata dalla collisione di due oggetti superdensi.
Le due stelle girano l’una intorno all’altra e si avvicinano sempre di più fino a scontrarsi, in un processo che diventa una grande sorgente di onde gravitazionali.
La ricerca delle kilonovae è sempre stata complicata dal fatto che questi eventi sono piuttosto imprevedibili: se non si sta osservando la giusta porzione di cielo, diventa impossibile rilevarli per tempo.
La Scoperta è stata fatta in data 17 agosto scorso, alle 14:41 ora italiana, quando è stato catturato è un forte segnale di onde gravitazionali dallo spazio in uno dei due rivelatori (Ligo, Virgo). Quasi in contemporanea, lo strumento Gamma-ray Burst Monitor a bordo del telescopio spaziale Fermi della NASA e quello del ESA INTEGRAL avevano captato un lampo di raggi gamma. I programmi di analisi di LIGO-Virgo hanno messo insieme i due segnali e concluso che fosse altamente improbabile che si trattasse di una coincidenza casuale. L’evento è stato chiamato GW170817.
Così molti telescopi hanno puntato il loro obbiettivo verso quella porzione di cielo e nelle settimane seguenti molti osservatori hanno partecipato allo studio e alla mappatura dell’evento rilevato da LIGO e Virgo, coinvolgendo anche il telescopio spaziale Hubble.
Dai dati rilevati è emerso che due oggetti astrofisici situati alla distanza relativamente piccola di circa 130 milioni di anni luce dalla Terra si erano avvicinati spiraleggiando uno attorno all’altro. Evidenziando caratteristiche notevolmente vicine alle teorie formulate finora sulla fusione delle stelle di neutroni.
Ecco la simulazione dello scontro di stelle di Neutroni a cui hanno assistito i ricercatori.
GW170817 è stata anche la sorgente più vicina mai rilevata di onde gravitazionali e anche uno dei lampi gamma corti più vicini mai osservati.
Secondo le teorie più diffuse, queste gigantesche emissioni di raggi gamma possono essere prodotte dall’accumularsi di materia (disco di accrescimento) su un buco nero – e in questo caso si parla di lampi gamma lunghi – oppure dalla fusione di stelle di neutroni, e si parla allora di lampi gamma corti.