Uragano Ian: perchè è stato cosi devastante

Uragano Ian: perchè è stato cosi devastante

L’uragano Ian oltre alla devastazione ha seminato morte nello stato della Florida, ma come ha fatto una tempesta tropicale a guadagnare tanta potenza distruttiva?

In base ai dati forniti dai satelliti della Nasa le acque eccezionalmente calde del Golfo del Messico hanno dato linfa alla tempesta tropicale, trasformando cosi Ian in un uragano distruttivo.

Di norma i cicloni tropicali ( negli Stati Uniti e Caraibi prendono la denominazione di uragano) perdono buona parte della loro potenza dopo aver scaricato le precipitazioni sulla terra ferma e con venti in attenuazione. E’ il mare l’habitat ideale dei cicloni tropicali: elevata umidità ed energia termica.

Per ciclone tropicale si intende un violento movimento rotatorio di masse d’aria, combinato con un moto di traslazione, intorno a un centro di bassa pressione: il senso di rotazione è antiorario nell’emisfero nord e orario in quello sud, per effetto della rotazione terrestre.

I meteorologi hanno convenuto di chiamare uragano soltanto i venti di eccezionale intensità. Finché i venti si mantengono sotto i 119 km/h si parla di tempeste tropicali.

L’uragano Ian ha perso energia mentre si spostava all’interno della Florida, declassato a tempesta tropicale, ma seminando morte e devastazione ovunque.

Ma l’uragano ha di nuovo ricaricato le energie quando ha attraversato l’Atlantico, puntando verso la Carolina del Sud.

Ian ha avuto molteplici occasioni per ricaricarsi, sia perchè ha trovato le acque superficiali molte calde ma anche a causa del fenomeno climatico de La Niña che ha creato condizioni ottimali. per la formazione di uragani nel Nord Atlantico.

Quest’anno le temperature oceaniche nei mari attorno alla Florida erano superiori alle medie di pochi centesimi di grado Celsius, ma sufficienti per dare più energie ai sistemi perturbati.

Gli oceani trattengo oltre il 90% del calore in eccesso proveniente dalle attività umane, i cambiamenti climatici hanno reso gli uragani più intensi.

Dagli anni ’80 sino ai giorni nostri le tempeste tropicali hanno intensificato i venti in meno di 24 ore, passando da categoria 1 alla 4 in una sola notte.

Foto Climate Change World

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