A circa un anno dall’evento andremo ad analizzare gli spunti tecnici e le curiosità dell’evento che ha portato downbusrt, grandinate e accumuli di pioggia istantanei molto elevati.
Forte downburst visto da Pistoia attorno alle 14:00
Cronaca dell’evento
La mattinata era trascorsa tranquilla, con cieli sereni e temperature elevate come era avvenuto nei giorni precedenti. A livello tecnico l’unica differenza si mostrava in una lievissima flessione dei geopotenziali, collegata all’instaurazione di correnti più secche in quota con direttrice NW – SE.
Temperature alla quota isobarica di 850 hPa nel pomeriggio del 28 Agosto 2017
Umidità, intensità e direzione del vento alla quota isobarica di 700 hPa nel pomeriggio del 28 Agosto 2018
Questi fattori, collegati ad un notevole accumulo di calore al suolo (+36 °C all’inizio dell’evento) avrebbero portato nel primo pomeriggio alla formazione di un temporale tanto inatteso quanto violento, specie sulla parte orientale della provincia di Pistoia.
Di seguito verranno riportati gli indici termodinamici relativi al pomeriggio in questione; partendo dall’alto: CAPE, K index, Acqua Precipitabile, Theta a 850 hPa.
La forte instabilità si è palesata già nelle primissime ore del pomeriggio, quando i primi cumulonembi sovrastanti l’Appennino hanno cominciato a mostrare accessori legati a correnti ascensionali molto forti, come ad esempio i knuckles.
Cumulonembi sopra l’Appennino osservati da Stazione (PT)
Cumulonembi sovrastanti l’Appennino osservati da Prato
E’ evidente che la disposizione delle correnti in quota avrebbe ben presto favorito l’approssimarsi di questi sistemi temporaleschi verso le pianure adiacenti, dove avrebbero trovato un importante serbatoio di aria calda e umida.
Temporale in avvicinamento dall’Appennino osservato a Stazione (PT). Da notare le evidenti virghe grandinigene sotto parte della base del cumulonembo.
E’ stato tuttavia il preappennino pistoiese a sfornare il cumulonembo più imponente, quello che più tardi avrebbe recato le forti grandinate e le forti raffiche di vento orizzontale su buona parte della provincia.
Violento downburst osservato da Pistoia verso la zona di Baggio
Anche la scansione Radar confermerà la forte intensità del temporale che, a questo punto, avrebbe sicuramente colpito entro poco tempo i comuni di Pistoia, Montale e Agliana.
Scansione Radar delle ore 16:30 del 28 Agosto 2017
A questo punto il sottoscritto (inconsciamente) decide di spostarsi verso l’Appennino, più precisamente a Candeglia (PT), per osservare l’evento più da vicino.
Forte downburst in avvicinamento verso le pianure osservato dai quartieri di Sant’Alessio, sopra Pistoia
Non aveva tuttavia fatto i conti con le potenzialità del signor temporale in questione.
Entro pochi minuti, infatti, mi troverò immerso in un violento downburst accompagnato da chicchi di grandine con diametro fino a 3-4 cm e venti orizzontali palesemente attorno ai 100 km/h (confermati da una stazione meteorologica amatoriale ubicata a Candeglia).
Solo per fortuna sono riuscito a trovare una tettoia e a mettermi al riparo, mentre molte auto nella zona rimanevano ammaccate a causa dell’elevata dimensione della grandine.
Grandine ancora di grosse dimensione diverse decine di minuti dopo l’evento
Nel frattempo da Stazione (PT) mi giungono alcune foto del sistema temporalesco in questione, che presto avrebbe interessato anche i comuni di Montale e Agliana.
Immagini del violento Temporale su Pistoia scattate a Stazione
Il resoconto dell’evento parla di fenomenologia violenta ma di accumuli non troppo elevati, sempre inferiori ai 20 mm.
Questo, perchè a dispetto dei RainRate osservati fino a 539 mm/h, il rovescio si è rivelato molto veloce.
Incudine del Temporale pistoiese fotografata in provincia di Pisa
Concludo la cronaca mostrandovi l’immagine satellitare del violento sistema temporalesco.
Sull’arco appenninico gli accumuli si sono rivelati molto maggiori e talvolta superiori ai 50 mm, come a San Marcello Pistoiese.