Capita di sentir parlare sui media e nei gruppi meteo del fenomeno di El Niño, ma di cosa si tratta?
El Niño, noto anche come Southern Oscillation (ENSO) è un fenomeno caratterizzato da oscillazioni periodiche irregolari, (tra i 3 e i 7 anni), della pressione atmosferica e della temperatura delle acque superficiali dell’Oceano Pacifico equatoriale.
In condizioni dove è assente il fenomeno, che possiamo definirle “condizioni normali“, su queste zone abbiamo una figura di alta pressione sul settore orientale, gli alisei soffiano verso ovest attraverso il Pacifico, grazie all’effetto Coriolis, prodotto della rotazione terrestre.
Questi venti accumulano acque superficiali calde nel Pacifico occidentale in modo che la superficie del mare sia circa mezzo metro più alta intorno all’Indonesia che intorno all’Ecuador.
La risalita degli oceani si verifica al largo delle coste del Perù e dell’Ecuador portando in superficie acqua fredda ricca di nutrienti e aumentando gli stock ittici.
Il lato occidentale del Pacifico equatoriale è caratterizzato durante queste “condizioni normali“, da un clima caldo, umido e a bassa pressione poiché l’umidità raccolta viene scaricata sotto forma di tifoni e temporali.
In condizione di El Niño vi è un aumento della pressione atmosferica sopra l’Oceano Indiano, l’Indonesia e l’Australia, ed un calo della pressione atmosferica sopra la zona si Tahiti e nel resto dell’Oceano Pacifico centrale e orientale.
Gli alisei nel Pacifico meridionale s’indeboliscono o soffiano verso est e l’acqua calda diffondendo verso oriente l’acqua calda dal Pacifico occidentale e dall’Oceano Indiano.
Questa condizione porta un’estesa siccità nel Pacifico occidentale e piogge nel Pacifico orientale normalmente secco.
Si può parlare di El Niño, quando viene registrato per un periodo di tempo non inferiore ai 5 mesi, un incremento di temperatura di almeno +0.5°C.
Nella fase opposta viene, invece, favorito il raffreddamento anomalo delle acque, fenomeno noto come La Niña.
A livello globale il fenomeno di El Niño determina uno spostamento delle correnti d’aria equatoriali, che vanno a “scombussolare” le dinamiche anche sul nostro continente Europeo, seppur ancora non sono chiari gli effetti associabili direttamente al fenomeno.