La Coldiretti ha di recente pubblicato una nota in cui denuncia una situazione alquanto preoccupante.
L’allarme è dato dalla cimice asiatica (scopri di più), dove nei campi ha causato diversi danni ai raccolti, con una stima di 250 milioni di euro.
Secondo la Coldiretti, la condizione climatica in cui ci troviamo, favorisce il moltiplicarsi di insetti come la Cimice Asiatica.
Nel Nord del nostro paese, l’impatto di questa cimice ha portato devastazione sui meli, peri, kiwi, ma anche peschi, ciliegi, albicocchi e piante da vivai con conseguenti danni alle produzioni.
Per fermare l’invasione della cimice asiatica si attende il via libera del Ministero dell’Ambiente che, sentiti il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e il Ministero della salute, deve emanare le linee guida per il via libera alla vespa samurai nemica naturale della cimice.
La vespa samurai (il nome scientifico Trissolcus japonicus) è un imenottero parassitoide della famiglia Scelionidae.
E’ il nemico naturale della Cimice Asiatica, in quanto, l’adulto deposita le proprie uova all’interno di quelle della cimice. Quando le larve della vespa si sviluppano, uccidono le uova della cimice.
Il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini, accusa il il sistema di controllo dell’Unione Europea con frontiere, che è un “colabrodo” ha lasciato passare materiale vegetale infetto e parassiti vari.
Una politica europea troppo permissiva che consente l’ingresso di prodotti agroalimentari e florovivaistici nell’Ue senza che siano applicate le cautele e le quarantene.
Conclude Prandini, serve pertanto un cambio di passo nelle misure di prevenzione e di intervento sia a livello comunitario che nazionale anche con l’avvio di una apposita task force