In questi giorni, ho letto in alcuni gruppi di meteo appassionati, persone che criticavano la Protezione Civile perchè in Calabria aveva emesso una allerta gialla e non arancione…
Non siamo assolutamente d’accordo, perchè queste persone sono dei professionisti, e non è che si svegliano e pensano di emettere allerta a seconda di come li gira.
Filippo Thiery, al meeting di formazione dell’Associazione nazionale Disaster Manager, ha relazionato: sulla predicibilità dei fenomeni meteorologici avversi, sul senso dei vari codici di allerta, su cosa vogliono dire, cosa c’è dietro, quali provvedimenti attivano, perché sono fatti così e non diversamente, quali sono gli ambiti su cui bisogna ancora investire molto e quindi i margini di miglioramento,..
Vi includiamo pertanto alcune interessanti slide
Citando sempre Filippo:
bisogna ripartire da qui, dalla disponibilità ad ascoltare e ad imparare, come credo chiunque di noi ascolti molto attentamente il medico (o il geometra, o il commercialista, o il veterinario, o il botanico) quando va a chiedere un consulto su materie diverse da quelle che ha studiato, cercando magari anche di fare tabula rasa delle quattro cose lette su internet, giacché fare gli autodidatti su materie così specialistiche è spesso molto, molto fuorviante, e le persone intelligenti si tengono ben alla larga da questo rischio.