Cosa accade dopo gli incendi?

Cosa accade dopo gli incendi?

Ci si interroga spesso su quali siano gli impatti (economici, sociali, ecosistemici) che un incendio può avere sul territorio.

In questo editoriale vi parlaeremo degli effetti che si hanno sui sistemini naturali e sull’atmosfera.

Questi effetti dopo il passaggio del fuoco possono essere classificati in termini temporali (immediati o a lungo termine, detti di primo e secondo ordine). C’è anche la classificazione in base allo spazio percorso.

Vediamo la prima parte con gli effetti di primo ordine che sono il diretto risultato della combustione, delle condizioni precedenti l’evento e dell’ambiente circostante. Esempio traumi o morte delle piante, consumo di combustibile, fumo e riscaldamento dei suoli.

Negli effetti del secondo ordine che abbiamo detto sono in tempi più lunghi, vediamo le interazioni con possibili attacchi di patogeni come insetti, l’uso del suolo e la disponibilità di semi nel terreno. Parliamo quindi di fenomeni erosivi e la successione vegetazionale.

Per quanto riguarda la vegetazione, gli effetti dipendono dalle condizioni meteorologiche ed orografiche sempre nei termini di condizioni precedenti l’evento e soprattutto alla sua maggiore o minore distribuzione verticale/orizzionale.

Le specie che si adattano agli incendi sono dette pirofite e sono distinte in passive (resistono al fuoco grazie a caratteristiche anatomiche come l’ispessimento della corteggia) o attive (che si rigenerano da questo forte stress con produzione di polloni, radici o rizomi).

Alcune pirofite attive si rinnovano in massa per seme anche stimolate dalla temperatura o dal fumo dell’incendio. Il rilasciamo di questi semi a seguito di particolari condizioni ambiental è una caratteristica di alcune conifere come il Pino d’Aleppo o il Pino calabro.

foto dagli ultimi incendi nel ragusano

Modifiche alle caratteristiche del suolo

Un suolo dopo un incendio cambia sia nel suo carattere chimico e biologico ed insieme si riflettono nella fertilità.

Si hanno variazioni transitorie de pH negli strati più superificiali, con il passaggio alla basicità per un breve lasso di tempo. Anche il carbionio e gli elementi nutritivi portano variazioni.

Se N viene in parte volatilizzato , il fosforo aumenta fino a 5 volte rispetto alle condizioni iniziali e si mantiene così per tempi lunghi rispetto agli altri elementi.

La diminuzione della sostanza organica peggiora la struttura dei terreni forestali e quindi la loro capacità di assorbire l’acqua.

Poco dopo il passaggio delle fiamme si forma uno strato di cenere che rende il suolo momentaneamente idrorepellente.

Quindi con il passaggio di forti piogge questa situazione, assieme a una maggior precarietà di ancoraggio del sistema pianta-suolo-roccia, può provocare all’innesco di imporanti fenomeni di erosione.

Questo può modificare la stabilità dei versanti aumentando il rischio di frane o allagamenti.

Incendi e cambiamenti climatici

Da gli anni ’80 le emissioni da incendi boschivi sono riconosciute come uno degli effetti più determinanti nell’impatto sulla qualità dell’aria, la salute umana e gli operatori posti allo spengimento.

Non solo anche nel bilancio del carbonio a scala locale fino a quella globale, sul bilancio della radiazione e sui cambiamenti climatici.

Dove c’è un incendio la concentrazione di inquinanti atmosferici risulta oltre i limiti per la salute indicati dall’OMS, in particolare per il particolato e monossido di carbonio e biossidi di azoto.

Gli incendi forestali in Europa constribuiscono per lo 0.2% delle emissioni di NOx, 0.5% di NMVOC (non-methane volatile organic compounds) e 1.9% di Co2.

E’ stato stimato che le emissioni di particolato (PM2.5) dovute ad incendi boschivi nel Sud Europa durante l’agosto 2003 fossero confrontabili con le emissioni antropogeniche, con significativi impatti sul bilancio radiativo.

La combustione della biomassa contribuisce per il 30% all’immissione in atmosfera di gas a effetto serra, contro il 54% causato dalle attività antropiche.

Per chiudere quindi sottolineamo quanto gli studi e la valutazione degli effetti degli incendi boschivi siano fondamentali per tutta una serie di aspetti.

Dalla ricostruzione post-incendio alla gestione del suolo, dalla qualità dell’aria ai cambiamenti climatici per mitigarne gli impatti futuri.

Fonte dell’articolo SISEF – Società Italiana di Selvicoltura ed Ecologia Forestale

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