Poiché la scala Saffir-Simpson appare un po’ grossolana per gli studi climatici, come precedentemente detto, per capire se esiste una correlazione tra uragani e riscaldamento climatico, la NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration degli USA) ha utilizzato, di recente, anche a fini previsionali, un particolare indice: l’indice ACE (Accumulated Cyclone Energy), proposto da Gerald Bell et al. nel 2000 ed introdotto per lo studio degli uragani dalla American Meteorological Society.
L’indice ACE, è dato dalla somma dei quadrati della media delle velocità massime del vento, calcolato ogni 6 ore.
Questa sommatoria viene estesa, senza soluzione di continuità, per tutta la durata dell’evoluzione dell’uragano e per tutti gli uragani di una stagione, comprese anche le tempeste tropicali.
In pratica, questo indice rappresenta e sintetizza l’entità dell’energia cinetica media complessiva annua di tutti gli uragani e tempeste tropicali di una data regione, ed in particolare di tutto il nord Atlantico.
Utilizzando questo indice, e rianalizzando le statistiche degli uragani, si osserva che l’indice ACE ha una lieve flessione dal 1950 al 1970, un andamento più o meno costante dal 1970 al 1994 ed un rapido aumento a partire dal 1995 in poi (ma con esclusione degli anni 1997 e 2002, in cui era presente il fenomeno di El Nino).
Risulta, in particolare, evidente che gli uragani sono complessivamente diventati sempre più intensi a partire dal 1995, anche se la loro frequenza non appare sostanzialmente cambiata rispetto ai periodi precedenti.
L’indice ACE mostra, inoltre, una buona coerenza con l’andamento della temperatura media globale, ma soprattutto una buona correlazione con le anomalie termiche medie della temperatura superficiale delle acque dell’Atlantico.
Poiché nell’ultimo decennio la velocità del riscaldamento globale è aumentata, rispetto ai decenni precedenti, tanto che tutti gli anni compresi fra il 1995 ed il 2006, ad esclusione del 1996, sono stati anni record per la temperatura media globale (nella serie storica di dati della NOAA che inizia dal 1880), si deduce che esiste una correlazione tra cambiamenti climatici (riscaldamento climatico) e uragani (aumento della intensità), anche se questa correlazione è molto più evidente solo a partire dal 1995.
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Questo post è stato modificato il 16 Settembre 2018 10:17
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