Oggi si festeggia il Ferragosto ma sapete cosa si festeggia veramente?
Il Ferragosto è una festività di origine antichissima – nella Roma imperiale denominata Feriae Augusti – modernamente celebrata il 15 agosto in Italia, nella Repubblica di San Marino e nel Canton Ticino.

Il Ferragosto nella Storia

Il termine Ferragosto deriva dalla locuzione latina Feriae Augusti (riposo di Augusto) indicante una festività istituita dall'imperatore Augusto nel 18 a.C. che si aggiungeva alle già esistenti festività cadenti nello stesso mese, come i Vinalia rustica, i Nemoralia o i Consualia. Era un periodo di riposo e di festeggiamenti che traeva origine dalla tradizione dei Consualia, feste che celebravano la fine dei lavori agricoli, dedicate a Conso che, nella religione romana, era il dio della terra e della fertilità. L'antico Ferragosto, oltre agli evidenti fini di auto-promozione politica, aveva lo scopo di collegare le principali festività agostane per fornire un adeguato periodo di riposo, anche detto Augustali, necessario dopo le grandi fatiche profuse durante le settimane precedenti. Nel corso dei festeggiamenti, in tutto l'impero si organizzavano corse di cavalli e gli animali da tiro, buoi, asini e muli, venivano dispensati dal lavoro e agghindati con fiori. Tali antiche tradizioni rivivono oggi, pressoché immutate nella forma e nella partecipazione, durante il "Palio dell'Assunta" che si svolge a Siena il 16 agosto. La stessa denominazione "Palio" deriva dal "pallium", il drappo di stoffa pregiata che era il consueto premio per i vincitori delle corse di cavalli nell'Antica Roma. In occasione del Ferragosto i lavoratori porgevano auguri ai padroni, ottenendo in cambio una mancia: l'usanza si radicò fortemente, tanto che in età rinascimentale fu resa obbligatoria nello Stato Pontificio. La festa originariamente cadeva il 1º agosto. Lo spostamento si deve alla Chiesa Cattolica, che volle far coincidere la ricorrenza laica con la festa religiosa dell'Assunzione di Maria. (Tratto da Wikipedia)

Buon Ferragosto a Tutti!

 
Che Cosa si Festeggia per Ferragosto

Pubblichiamo questa interessante analisi elaborata da Serena Giacomin e pubblicata sulla sua Pagina Facebook, consultabile direttamente dal link in calce. Mettiamo subito in chiaro una cosa: il 95% degli incendi che hanno luogo in area mediterranea sono causati dall’uomo e oltre la metà sono di natura dolosa. Detto questo, i fattori di base che influenzano il comportamento degli incendi boschivi sono i combustibili vegetali, le condizioni meteorologiche e le caratteristiche geomorfologiche del territorio.

Combustibili Vegetali

Per quanto riguarda i combustibili vegetali l’ingrediente più importante per la loro combustione è il contenuto di acqua, determinato dalle precipitazioni, dal vento, dalla temperatura e dall’umidità atmosferica. Quando questo valore è maggiore del 25% circa, l’accensione dell’incendio è resa possibile solo con un consistente contributo esterno di calore.

Le Precipitazioni

Riguardo alle precipitazioni il valore che interessa non è tanto la quantità, ma la loro distribuzione nel tempo; infatti e nei periodi di prolungata siccità si generano le condizioni ideali per l’innesco di un incendio.

Il Vento

Il vento ricopre un ruolo fondamentale perché è in grado di trasportare grandi quantità d’aria per la combustione, essicca i combustibili vegetali ottimizzando l’evaporazione, sparge i tizzoni anche a grande distanza e soprattutto determina la direzione, la forma e la velocità di propagazione delle fiamme.

Temperature e Umidità

Anche le elevate temperature essiccano i corpi vegetali e li riscaldano, facilitando cosi il raggiungimento della temperatura di accensione. L’umidità atmosferica agisce direttamente sul contenuto d’acqua dei combustibili, principalmente di quelli morti. Analizzando gli aspetti del territorio, influisce la quota per la diversa vegetazione, per la differenza di temperatura e di precipitazioni. In genere la predisposizione al verificarsi di incendi boschivi diminuisce con l'aumentare della quota, soprattutto in quelle zone in cui nevica durante l’inverno. La pendenza di un versante determina il formarsi di un angolo tra la superficie e i raggi del sole. Tanto più questo angolo sarà prossimo ai 90° (angolo retto), tanto maggiore sarà l’effetto dei raggi solari sul suolo. Tale angolo varia anche con la latitudine, la stagione e l'ora del giorno. Anche l'esposizione influisce: il versante si scalderà maggiormente quanto più numerose saranno le ore di esposizione al sole; esso sarà tanto meno umido quanto più sarà esposto ai venti ed alle brezze. Anche la vegetazione cambia: si troveranno specie più verdi e quindi meno combustibili sui versanti con minor esposizione solare, piuttosto che nei versanti con maggiore esposizione.

Infine, quanto incidono i cambiamenti climatici su questi fenomeni?

Puntiamo l’attenzione sull’aumento delle ondate di calore, siccità, stress idrici prolungati per assenza di precipitazioni (pioggia e neve): questo significa che aumenterà il numero delle giornate in cui la vegetazione, a causa di ondate di calore e stress idrico dovuto a diminuzione di precipitazioni, sarà in condizioni tali da favorire gli incendi. In sostanza la tendenza seguita a causa del cambiamento climatico ci anticipa un futuro in cui la stagione degli incendi sarà prolungata. Futuro difficile non solo per effetto dei cambiamenti climatici, ma anche per i cambiamenti di uso di suolo, come l’abbandono delle campagne e l’espansione delle aree urbane, per cui la stagione degli incendi è destinata a diventare ancora più scottante. Tratto dalla Pagina https://www.facebook.com/serenagiacominmeteo/
Le Cause degli Incendi Boschivi Mediterranei