Un Iceberg due volte piu’ grande di New York e’ destinato a staccarsi da una piattaforma di ghiaccio dell’Antartico. Il tutto a seguito di una spaccattura in rapida espansione e seguita dalla Nasa
La prima crepa di questo possibile distacco sulla piattaforma di ghiaccio Brunt si è presentata nel 2016. Questa spaccatura destinata a intersercarsi con un’altra fessura apparentemente stabile ne gli ultimi 35 anni , è andata accellerando crescendo di 4km l’anno.
Nel momento in cui completerà il suo percorso provocherà il distacco di un blocco di ghiaccio di 1700 km quadrati.
Il problema del distacco non è solo che se si staccherà sarà il piu’ grande della piattaforma Brunt.
Distacchi di iceberg sono infatti normali nella vita di una piattaforma glaciale, ma i cambiamenti degli ultimi anni sono del tutto anomali.
Questi eventi sono parte del loro ciclo naturale di vita: i ghiacciai si formano sul continente, si riversano in mare e si espandono sull’oceano, finché vento e fusione non ne staccano i pezzi più periferici. Un ciclo continuo di creazione e distruzione, che se equilibrato permette alla piattaforma di esistere. Tanto arriva dal continente, tanto viene portato via dalla formazione degli iceberg.
I recenti cambiamenti non sono familiari in questo settore e potrebbe portare alla destabilizzazione della piattaforma di ghiaccio di Brunt, ha avvertito la Nasa. Preoccupazione va anche per una base scientifica vicino la frattura.
Il futuro a lungo termine delle piattaforme di ghiaccio dell’Antartico avrà una grande influenza sull’aumento del livello del mare in tutto il mondo. Un rapporto pubblicato da scienziati statunitensi e britannici lo scorso anno ha dichiarato che il ghiaccio in Antartide si sta sciogliendo a un ritmo da record, rappresentando una grave minaccia per le città costiere.
Lo studio ha rilevato che lo scioglimento si è accellerato di 3 volte negli ultimi 5 anni. A meno che non venga intrapresa un’azione drastica per diminuire la Co2 e limitare il riscaldamento, gli scienziati stimano lo scioglimento dell’Antartide aggiungerà 25cm a livello globale ai nostri mari entro il 2070.