Vediamo com’è la situazione ad oggi 26 maggio, dopo il drammatico evento che ha coinvolto in questo avvio di maggio 2023 l’Emilia Romagna e che ha determinato non poche criticità oltre a diverse vittime.
Risultano 714 tra strade comunali e provinciali che risultano chiuse alla circolazione, alcune delle quali 259, in modo parziale e altre 455 in maniera totale.
Per provincia le arterie interessate sono:
- Bolognese 209 (75 parzialmente e 134 totalmente)
- Forlivese-Cesenate 296 (94 parzialmente e 202 totalmente)
- Ravennate 166 (80 parzialmente e 86 totalmente)
- Riminese 43 (10 parzialmente e 33 totalmente)
La seguente immagine ci mostra con il colore nero i fiumi che hanno esondato e/o rotto gli argini, in rosso quelli che sono rimasti nel loro alveo con soglia rossa.
Oltre agli allagamenti c’è stato il problema del dissesto idrogeologico con con diversi movimenti franosi. Ad oggi si contano 376 frane principali e oltre un migliaio di micro-frane attive.
- 170 in provincia di Forlì-Cesena;
- 90 a Ravenna;
- 77 a Bologna;
- 14 a Reggio Emilia,
- 13 a Rimini e
- 12 a Modena.
Tanti i danni materiali ai privati e anche al settore agricolo, che secondo i dati risulta colpito dagli eventi alluvionali il 42% della superficie agricola utilizzata (Sau).
I principali problemi riscontrati sono la presenza di terreni completamente sradicati e franati, siti alluvionati, l’asfissia che l’alluvione ha determinato nei vigneti e nei frutteti, gli allevamenti allagati, i danneggiamenti irreversibili alle infrastrutture viarie vicinali e poderali, le rotture degli impianti di irrigazione, i danni idrogeologici e spondali.
Un quadro ancora non del tutto completo, ma che vede coinvolte quasi 21.000 Aziende, il 49% dell’intera regione, oltre il 29% è presente nei comuni con allagamenti e il 19% in quelli con frane.
Fonte dati ARPAE e Regione Emilia Romagna; Foto Copertina di Fabio Bucciarelli