Fiume Po-Pianura Padana peggiora la crisi idrica

Fiume Po-Pianura Padana peggiora la crisi idrica
Foto di Paolo Panni, nel Comune di Polesine Zibello (PR) - tratta da Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po

Continua la fase siccitosa per il Nord Italia e il bacino del Fiume Po e della Pianura Padana vedono un peggioramento della già presente crisi idrica.

L’autorità del bacino distrettuale del fiume Po, ha pubblicato un comunicato dove afferma che su tutto il distretto, persiste una situazione di severa siccità idrologica.

Fiume Po-Pianura Padana peggiora la crisi idrica
Foto di Paolo Panni, nel Comune di Polesine Zibello (PR) – tratta da Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po

Il mese appena conclusosi, quello di Febbraio, ha visto si qualche precipitazione, ma è risultata scarsa e disomogenea, non utile a colmare il pesante deficit che si è venuto a creare con queste continue fasi di stabilità atmosferica.

I dati rilevati mostrano un -40% di portata in meno nelle aree del Fiume Po e fino al -60% negli affluenti. Valori pessimi determinati da un inverno anomalo che ha fatto registrare un trend con oltre il 60% in meno di precipitazioni piovose, mentre le nevicate sono risultate assai limitate su tutti rilievi, andando a ridurre ed azzerare quasi tutte le scorte disponibili.

Il Piemonte ha visto ben 85 giorni senza piogge, mentre l’Emilia Romagna ha visto l’inverno più secco degli ultimi 9 anni.

La causa, come spiega l’autorità del bacino distrettuale del fiume Po, è da attribuire a due fattori:

  • condizioni anticicloniche persistenti caratterizzate da aria molto mite in quota che ha contribuito a generare temperature miti soprattutto in montagna.
  • frequenti giornate con vento favonio (Foehn), tipico del periodo primaverile, che hanno innalzato le temperature anche alle quote più basse.

Alleghiamo di seguito le Conclusioni tratte dal comunicato:

Tutti i modelli previsionali convergono su una stabilità climatica con scarse piogge e temperature piuttosto elevate, che fanno presagire che la disponibilità d’acqua attuale non potrà colmare i fabbisogni della prima parte dell’estate e potrebbe generare una situazione di forte stress per l’habitat fluviale e di mancanza o calendarizzazione degli approvvigionamenti per l’universo produttivo.

Chi è chiamato a svolgere un ruolo di pianificatore come questa Autorità – evidenzia il Segretario Generale di ADBPO-Mite Meuccio Berselli – non si limita a fotografare la situazione di costante peggioramento nel corso del tempo ma, parallelamente, deve sollecitare le istituzioni a trovare soluzioni che possano compensare i fabbisogni dei territori. Occorre accorciare i tempi degli interventi e concertare programmi di adattamento al clima con una serie di azioni che considerino tutto il bacino nella sua estensione, ambiente ed economia nei suoi innumerevoli punti di interdipendenza senza preclusioni ideologiche ed in tempi più consoni alle necessità umane/produttive e degli habitat”. Importante è dunque individuare le soluzioni praticabili, ma anche, per essere sufficientemente resilienti soprattutto nelle aree meno dotate di infrastrutture idonee, concertare tempi ragionevoli. “Invasi dove serve – continua il Segretario Berselli – riuso delle acque depurate, maggiore disponibilità nell’attuare il principio di sussidiarietà tra territori (vedi caso del Lago Maggiore) superando intelligentemente i localismi e i confini amministrativi e attuazione delle migliori tecniche dell’agricoltura di precisione. Queste non sono proposte, ma step progressivi di una comune tabella di marcia senza la quale la situazione è destinata a peggiorare notevolmente procurando ripercussioni ambientali ed economiche”.

Oltre a ciò, in un momento di evidente preoccupazione collettiva per le forniture energetiche del paese, anche la scarsità di acqua presente per la produzione di energia pulita idroelettrica potrebbe diventare un’ulteriore aggravante in un contesto che già paventa, con potenziali effetti negativi sulle emissioni di carbonio, un ritorno all’utilizzo del carbon fossile.

Vedi report con i dati grafici sulle portate del Po aggiornati al 3 Marzo 2022 => APRI