Lo stato della Francia è stato condannato dal tribunale amministrativo ad adottare tutte le misure necessarie per riparare entro la fine dell’anno 2022 al superamento “illegale” dei limiti di carbonio sforati tra il 2015 e il 2018.
La causa è stata avviata da quattro associazioni ambientaliste nel 2019, che con dati alla mano, hanno contestato allo stato francese di non aver rispettato gli accordi scaturiti dall’accordo di Parigi, e superando di 15 milioni di tonnellate di gas serra.
Una sentenza storica che vede uno stato in questo caso la Francia obbligata a riparare allo sforamento fatto, rimuovendo dal noto “carbon budget“, la quantità sforata entro la fine del 2022.
Questo risultato come affermato dal portavoce di Greenpeace, una sentenza storica che segna una pietra miliare per la giustizia climatica.
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