Giugno segna il 13° mese consecutivo di temperature globali da record

Giugno segna il 13° mese consecutivo di temperature globali da record
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Eh sono 13! Con Giugno 2024 sono tredici mesi consecutivi di temperature globali da record e Giugno risulta il 12° di fila sopra 1,5°C rispetto al periodo preindustriale. Questa è più di una stranezza statistica e mette in luce un grande e continuo cambiamento nel nostro clima.

Anche se questa specifica serie di estremi dovesse finire a un certo punto, siamo destinati a vedere nuovi record infranti mentre il clima continua a riscaldarsi. Ciò è inevitabile, a meno che non smettiamo di aggiungere GHG nell’atmosfera e negli oceani

Giugno 2024 ha segnato un nuovo traguardo nei record climatici globali, registrando la temperatura media dell’aria superficiale più alta mai rilevata per questo mese. Secondo i dati ERA5, la temperatura media globale ha raggiunto i 16,66 °C, superando di 0,67 °C la media di giugno del periodo 1991-2020 e di 0,14 °C il precedente record stabilito a giugno 2023. Questo evento segna il tredicesimo mese consecutivo in cui si registra una temperatura record per il rispettivo mese dell’anno, un fenomeno osservato anche durante il biennio 2015/2016.

Un Confronto con il Periodo Preindustriale

Rispetto al periodo di riferimento preindustriale (1850-1900), la temperatura di giugno 2024 è stata superiore di 1,50 °C. Questo incremento rende giugno 2024 il dodicesimo mese consecutivo a raggiungere o superare la soglia critica di 1,5 °C di riscaldamento globale, un livello che mette in evidenza la crescente urgenza di azioni per mitigare i cambiamenti climatici.

Temperature Globali e Regionali: Un Quadro Contrastante

Negli ultimi dodici mesi, da luglio 2023 a giugno 2024, la temperatura media globale è stata la più alta mai registrata, con un incremento di 0,76 °C rispetto alla media del periodo 1991-2020 e di 1,64 °C rispetto al periodo preindustriale.

In Europa, giugno 2024 ha registrato una temperatura media di 1,57 °C superiore alla media di giugno del periodo 1991-2020, diventando il secondo giugno più caldo mai documentato nel continente. Le regioni sudorientali dell’Europa e la Turchia hanno sperimentato le temperature più elevate, mentre l’Europa occidentale, l’Islanda e la Russia nordoccidentale hanno registrato temperature vicine o inferiori alla media.

Anomalie Termiche nel Resto del Mondo

Al di fuori dell’Europa, molte regioni hanno vissuto temperature superiori alla media, tra cui il Canada orientale, gli Stati Uniti occidentali, il Messico, il Brasile, la Siberia settentrionale, il Medio Oriente, l’Africa settentrionale e l’Antartide occidentale. In contrasto, il Pacifico equatoriale orientale ha registrato temperature inferiori alla media, segnalando lo sviluppo di un fenomeno La Niña. Tuttavia, le temperature dell’aria sopra l’oceano sono rimaste insolitamente elevate in molte altre regioni.

Record di Temperature della Superficie del Mare

La temperatura media della superficie del mare (SST) tra 60°S e 60°N per giugno 2024 è stata di 20,85°C, il valore più alto mai registrato per il mese. Questo rappresenta il quindicesimo mese consecutivo in cui la SST è la più calda mai registrata per il rispettivo mese dell’anno, evidenziando un trend preoccupante per gli ecosistemi marini e le comunità costiere.

Differenze tra i Set di Dati Climatici

È importante notare che diversi set di dati climatici potrebbero non confermare la serie di 12 mesi consecutivi sopra 1,5°C evidenziata dai dati ERA5. Le differenze tra i vari set di dati e i margini relativamente piccoli sopra 1,5°C per alcuni mesi possono portare a discrepanze. Inoltre, gli obiettivi di 1,5°C e 2°C stabiliti nell’accordo di Parigi si riferiscono alla temperatura media del pianeta su un periodo di venti o trent’anni, non su base mensile o annuale.

Giugno 2024: Punti Salienti Idrologici Globali

Giugno 2024 ha presentato un quadro idrologico contrastante a livello globale, con condizioni di umidità e siccità che hanno variato notevolmente da regione a regione. Questo mese ha visto eventi meteorologici estremi, tra cui piogge intense, inondazioni e siccità prolungate, che hanno avuto impatti significativi su vari continenti.

Europa: Piogge Intense e Inondazioni

In Europa, giugno 2024 è stato caratterizzato da forti precipitazioni che hanno interessato in particolare l’Islanda, l’Europa centrale e gran parte dell’Europa sud-occidentale. Le piogge abbondanti hanno causato gravi inondazioni in diverse regioni, tra cui Germania, Italia, Francia e Svizzera. Questi eventi hanno messo a dura prova le infrastrutture locali e hanno richiesto interventi di emergenza per gestire le acque alluvionali e mitigare i danni.

Tuttavia, non tutte le regioni europee hanno sperimentato condizioni umide. Irlanda, gran parte del Regno Unito, la Fennoscandia, l’Italia meridionale e gran parte dell’Europa orientale, in particolare le aree circostanti il Mar Nero, hanno registrato precipitazioni inferiori alla media. Queste condizioni di siccità hanno avuto ripercussioni sull’agricoltura e sulle riserve idriche, aumentando il rischio di incendi boschivi e la pressione sulle risorse idriche.

Nord America: Uragani e Contrasti Climatici

Al di fuori dell’Europa, alcune parti del Nord America hanno vissuto un giugno più umido della media, con una serie di tempeste che hanno portato piogge abbondanti. Tra questi eventi meteorologici estremi spicca l’uragano Beryl, che ha colpito duramente la regione, causando danni significativi e inondazioni. Tuttavia, altre aree del Nord America hanno sperimentato condizioni più secche della media, evidenziando un contrasto idrologico marcato all’interno del continente.

Asia e Australia: Piogge e Incendi

Anche l’Asia ha vissuto condizioni idrologiche variabili. L’Asia sud-occidentale e sud-orientale hanno registrato piogge superiori alla media, mentre altre regioni del continente hanno sofferto di siccità. Queste condizioni estreme hanno avuto impatti diretti sulle popolazioni locali, influenzando l’agricoltura, le risorse idriche e la sicurezza alimentare.

In Australia, alcune regioni hanno sperimentato un giugno più umido della media, contribuendo a rifornire le riserve idriche e a supportare l’agricoltura locale. Tuttavia, in altre parti del mondo, come la Russia nord-orientale e il Sud America centrale, le condizioni di siccità hanno alimentato gravi incendi boschivi, che hanno devastato vaste aree di vegetazione e messo a rischio la fauna locale.

Sud America e Africa: Variazioni Idrologiche

In Sud America, giugno 2024 ha visto un mix di condizioni idrologiche. Alcune regioni hanno registrato precipitazioni superiori alla media, mentre altre hanno vissuto un mese più secco del normale. Le condizioni di siccità in Sud America centrale hanno contribuito all’innesco di incendi boschivi, che hanno causato danni significativi agli ecosistemi locali.

In Africa, le regioni meridionali hanno sperimentato un giugno più umido della media, contribuendo a migliorare le condizioni agricole e a rifornire le risorse idriche. Queste piogge sono state particolarmente benefiche per le comunità rurali che dipendono dall’agricoltura per la loro sussistenza.

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Autore del Post

Andrea Pardini

Amministratore Fondatore e Developer. Ragioniere, Perito Commerciale e Programmatore Informatico, con la passione per Meteorologia e la Scienza in generale. Attualmente Developer, Marketing e Social Media Manager presso una Concessionaria. Si occupa: del mantenimento della strumentazione e del portale web, stesura di articoli. Partecipa ai progetti: Archivio Eventi Meteo e Tornado in Italia.