Granchio Blu anche in Toscana

Granchio Blu anche in Toscana

Spesso, e soprattutto nell’ultimo periodo in Toscana, abbiamo sentito in Tv e Sui giornali parlare della specie del Grachio Blu, ma precisamente con cosa abbiamo a che fare?

Bene immergiamoci virtualmente con la maschera e guardiamo un pochino da vicino questo crostaceo decapode della famiglia dei Portunidi, specie originaria delle sponde occidentali dell’oceano Atlantico dove praticamente vive dalle coste della nuova Scozia all’Argentina, e spingendosi anche lungo il corso dei fiumi poiché tollera salinità inferiori al 3 per mille…

Questo crostaceo dal nome scientifico Callinectes sapidus é arrivato nel Mediterraneo (ma non solo) introdotto accidentalmente nell’acqua di zavorra delle navi.

Si tratta di un animale onnivoro, piuttosto aggressivo che si nutre di tutto quello che riesce a catturare. Le sue dimensione misurano fino a 15 cm di lunghezza per 23 di larghezza ed é un pochino più largo che lungo.

Tralasceremo di parlare delle sue caratteristiche fisiche, e diremo semplicemente che il primo paio di zampe é tramutato in chele e l’ultimo paio di zampe piatte, e adatte al nuoto durante la muta diventano prima a macchioline rosa, divenendo via via rosse.

Tale specie, come tutte le specie aliene invasive (o specie alloctone) é un grave problema per le specie autoctone, poiché soppiantano specie autoctone appunto, e alterano il delicato equilibrio dell’ecosistema marino (come sta accadendo anche con altre specie aliene).

Il granchio blu o granchio azzurro ha anche un pesante impatto negativo per la pesca e gli allevamenti di cozze e vongole.

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