Il tornado di Dolo che sconvolse il Veneto
Dopo alcuni giorni con temperature molto superiori alla norma ed elevati valori di umidità nei bassi strati, mercoledì 8 Luglio del 2015 la regione è stata interessata da una saccatura in quota associata ad una vasto sistema depressionario sul nord Europa e dal transito di un sistema frontale al suolo.
Questi elementi hanno determinato lo sviluppo di condizioni di marcata instabilità con fenomeni temporaleschi particolarmente intensi che hanno interessato a più riprese gran parte della regione e in particolare le zone montane di Vicenza, Treviso, Belluno, la fascia pedemontana di Vicenza e Treviso, la pianura di Treviso e quella centro settentrionale di Vicenza, Padova e Venezia. Fenomeni assenti sulla provincia di Verona e di Rovigo.
La storia di quanto avvenne l’8 Luglio 2015
I primi fenomeni temporaleschi hanno interessato in mattinata le zone montane e pedemontane di Belluno, Vicenza e Treviso.
Nel pomeriggio (dopo le 15) un intenso ed esteso sistema temporalesco si è formato sulla pedemontana vicentina e poi si è spostato verso sud est andando ad interessare l’Alta Padovana, i comuni tra Padova Treviso e Venezia e in particolare la riviera del Brenta (tra le 17 e le 17:40 circa), per poi spostarsi velocemente su Mestre-Venezia e infine sul mare dopo le 18.
Altri temporali intensi hanno continuato ad interessare le zone montane e pedemontane di Belluno, Vicenza e Treviso; in tarda serata una nuova linea temporalesca è transitata dalla fascia pedemontana di Vicenza verso la costa centro settentrionale, per poi lasciare il territorio regionale verso le 00:30 di giovedì 9 Luglio.
I fenomeni più significativi sono state le frequenti grandinate, con chicchi anche di grosse dimensioni, le forti raffiche di vento e in particolare la tromba d’aria/tornado che ha interessato alcune zone nella riviera del Brenta intorno a Dolo (tornado EF3 secondo la scala Enhanced Fujita), le precipitazioni localmente intense, anche se i quantitativi complessivi registrati dalle stazioni della rete ARPAV non sono stati nel complesso particolarmente abbondanti.
Questo tornado che interessò alcune zone della riviera del Brenta con l’ammontare complessivo di circa 60 milioni di euro nei tre comuni con danni di varia gravità (oltre 400 edifici coinvolti) e purtroppo una vittima trascinata dalla forza del tornado con l’auto in un fiume.
Tale vortice fu classificato dagli amici di Serenissima Meteo come Ef3 strong con raffiche di vento di 250km/h (più o meno 20km/h), percorrendo ben 11km prima di dissolversi. Davvero uno dei tornado più incredibili della storia italiana.
Foto e Video dell’Evento
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