Un evento di tempo severo imperversò in Emilia Romagna nel comparto modenese-bolognese e, sebbene non abbia coinvolto il territorio romagnolo, merita il dovuto rilievo giacché di rara intensità.
Tralasciando alcune violente grandinate, con chicchi i diametro talora superiori ai 5 cm che sono giunte ad interessare anche il comparto ferrarese, l’aspetto maggiormente caratterizzante l’outbreak riguarda i fenomeni vorticosi.
Infatti 3 distinti tornado ( generati da due sistemi temporaleschi a supercella (ovvero con presenza di mesocicloni) si sono abbattuti nell’area a nord di Castelfranco Emilia (MO) e San Giorgio di Piano (BO), recando danni anche di notevole entità.
Un terzo è stato segnalato nella zona compresa tra Gavello e San Martino Spino (MO). Tra questi si raggiunse persino l’EF3 (forse EF4 per brevissimi tratti) con venti di 200-260km/h.
Ammontano a quasi 30 milioni di euro i danni a edifici privati, strutture agricole e produttive, 119 sono le persone evacuate nella notte tra il 3 e il 4 maggio, 158 case compromesse così come 59 immobili ad uso produttivo e agricolo e una decina di altri edifici danneggiati, tra cui 3 strutture pubbliche.
Un filmato per farvi vedere meglio le dimensioni del vortice
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