Sbriciolato ogni record di incendi che stanno attanagliando la California negli USA occidentali. Pensate che da inizio anno sono oltre 800mila ettari di suolo andati in fumo con almeno 200 focolai ancora ben attivi.
Pensate che il picco di questi fenomeni in zona è tra Ottobre-Novembre e gia’ siamo sopra qualsiasi anno.
La situazione piu’ difficile è al Creek Fire (persi 160mila acri), nella Sierra National Forest che , oltre ad essersi divorato i boschi, ha distrutto una sessantina di edifici e costretto migliaia di persone all’evacuazione. Pensate che sono 14mila i vigili del fuoco a combattere questa emergenza.
Il tutto è dovuto ad un clima molto secco e ventoso che sta rendendo particolarmente facile l’innesco di numerosi focolai. Oltre questo la miccia viene data anche dai fulmini.
Le temperature stanno dando il loro contributo con la scorsa domenica si è raggiunto il valore eccezionale di 49.4°C a Los Angeles.
Dopo la Siberia , capitolano anche gli USA occidentali tra le fiamme e il cambiamento climatico che avanzano mentre la comunità rimane immobile a prendere misure nette per contrastare tutto cio’.
C’è una semplice relazione in tutto questo, temperature più elevate fanno seccare la vegetazione che rimane quindi piu’ suscettibile a brucuare.
