Questa bufala va avanti dal sisma del centro italia avvenuta ad agosto, dove sui social si leggeva e si legge tutt’oggi con le nuove scosse “Lo Stato ha ridotto la Magnitudo per non fornire risarcimenti“. Non c’è nessun complotto e nessuno vuole nascondere nulla!
Come qualsiasi parametro fisico, la stima della magnitudo è affetta da incertezza il valore di magnitudo. Le stime fornite dall’Ingv, dall’Usgs e da altre agenzie internazionali rientrano nella variabilita’ aspettata. I margini di incertezza ed eventuali variazioni si devono ai dati utilizzati e ai modelli di riferimento. L’Ingv utilizza un modello delle velocità crostali calibrato proprio per l’Italia centrale e una densità di stazioni sismiche maggiore di quello delle altre agenzie internazionali che utilizzano modelli di velocità globali.
Esistono infine diversi definizioni e metodi di stima delle magnitudo (magnitudo locale, magnitudo momento, magnitudo dalle onde superficiali e di volume, magnitudo durata). Queste vengono utilizzate a seconda del tipo di strumentazione che ha registrato le onde sismiche rilasciate dal terremoto e della distanza tra le stazioni e l’epicentro (scala locale, regionale o globale)“. Per il medesimo evento sismico dovrebbero quindi fornire stime della magnitudo identiche, ma “effettivamente forniscono valori leggermente differenti anche se di norma all’interno delle incertezze di ciascuna stima.
Sul discorso dei risarcimenti, .. È bene chiarire che i rimborsi non si basano sulla magnitudo di un terremoto, bensì sull’intensità, misurata sulla scala Mercalli, che misura i danni che un terremoto ha provocato. Per capire meglio la distinzione, l’esempio classico è quello di un forte terremoto, poniamo di 9 di magnitudo: se avviene nel deserto, dove non ci sono edifici, l’intensità di quel terremoto sarà pari a zero
Quindi il fatto che la magnitudo misurata sia 6.1, 6.0 o 5.9 cambia poco ai fini della possibilità di ottenere i risarcimenti. Quello che conta è invece l’intensità che viene misurata sulla scala Mercalli che appunto misura non l’energia sprigionata ma i danni subiti dall’edificio.
Un terremoto di magnitudo 4 può tranquillamente provocare danni per un’intensità 6 se nella zona colpita le abitazioni sono fatte di argilla (come insegnano alle elementari). Viceversa in Giappone esistono edifici in grado di resistere sostanzialmente indenni all’urto di terremoti di magnitudo molto superiore a 6.
Quindi riassumendo: la magnitudo (che può essere locale o momento e quindi avere due misurazioni differenti) misura la quantità di energia sprigionata dal sisma, la scala sulla quale viene misurata è la scala Richter. L’intensità invece, misurata in gradi sulla scala Mercalli, viene invece valutata dalle squadre che operano sul territorio in base ai danni provocati dall’evento sismico.
otima spiegazione
Grazie mille, abbiamo voluto fare un po di chiarezza!