Fra il 16 e il 22 dicembre 2009 il centro-nord Italia è stato interessato da frequenti irruzioni di aria artica che hanno spesso trovato il contributo umido proveniente dall’oceano Atlantico.
Queste configurazioni sono in genere alla base di abbondanti nevicate fino a bassa quota – in questo caso in pianura – sulla Toscana e sul nord-est italiano, più ai margini invece il Piemonte.
In questo articolo ripercorreremo la cronaca dell’evento in Toscana, più precisamente in provincia di Pistoia, premettendo che la neve in tale occasione ha interessato oltre alla Toscana anche l’Emilia-Romagna, il Veneto, il Friuli Venezia Giulia (dove si sono registrate delle temperature minime straordinarie) e parte della Lombardia con accumuli ovunque compresi fra i 15 e i 30 cm di neve in pianura:
Cronaca dell’Evento
Fra il 17 e il 21 dicembre del 2009 la neve ha coperto di bianco più o meno uniformemente tutte le province di Firenze, Prato, Pistoia e Lucca, interessando perfino le province toscane più occidentali e sconfinando sia nell’alta provincia senese che in quella aretina.
Il primo evento nevoso con accumulo in pianura si è avuto nelle prime ore di giovedì 17.
Questo primo episodio ha dato luogo su parte delle province di Prato e Pistoia a un accumulo di neve di 3-5 cm circa.
Ben più consistente e diffuso è stato invece il secondo evento, quando la neve ha ammantato il pistoiese con circa 15-20 cm di neve.
L’accumulo complessivo dei due eventi è stato quindi di circa 20-25 cm.
Cominciamo con la cronaca vera e propria:
Nei giorni precedenti alla prima nevicata si sono create le condizioni per portare una prima goccia fredda sulla Toscana con conseguente calo termico e leggere nevicate a quote collinari.
Nei seguenti plot è riportato il vento a 10 metri dal suolo (direzione e intensità) alle 12 UTC del 13, 14 e 15 dicembre, e a fianco una stima delle temperature a 2 metri dal suolo (dati GFS a risoluzione 0.5°).
Si vede come venti di grecale e di tramontana abbiano mantenuto bassa la temperatura anche nelle ore centrali del giorno.
La seguente mappa delle temperature mette in risalto come tutta l’Europa centrale fosse coinvolta da questa irruzione di aria fredda di origine russo-siberiana (situazione alle 12 UTC di martedì 15 dicembre):
Il passaggio successivo si è avuto quando gran parte dell’aria fredda ha seguìto la valle del Rodano isolando il classico minimo di bassa pressione sul mar Ligure.
Una configurazione simile, dato il conseguente richiamo di correnti umide da sud-ovest, può diventare per la Toscana una buona possibilità di neve anche in pianura.
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