Voi Meteorologi non ci avete capito nulla,… Ogni volta è sempre la stessa storia!
Tutto ciò è dovuto dai classici titoloni, ovvero quegli articoli creati ad hoc per attirare il lettore a ad interagire con il contenuto così da guadagnarci in termini di visibilità e ricavi pubblicitari.
L’obbiettivo di questi personaggi, di cui evitiamo di far nomi per non regalarli ulteriore visibilità gratuita, è quello di fare una NON corretta divulgazione scientifica o meteorologica in Italia, ma praticamente l’opposto, ovvero disinformare il lettore giocando sull’emotività e la paura.
Non si utilizzano infatti i termini corretti per definire le varie figure meteorologiche in gioco, si pensa piuttosto ad utilizzare termini inventati che non hanno alcun valore o riscontro scientifico. Basti pensare alla classica Bomba d’Acqua, al Burian, a Scipione l’Africano,… tutti termini che non troverete mai su un manuale di meteorologia.
Ma non solo, raccontare a mesi e mesi di distanza la tendenza meteorologica della prossima stagione, basandosi su cosa? Sul nulla perché ad oggi non esistono strumenti validi ed attendibili per sciogliere una valida prognosi.
Un modo di fare che non fa bene alla cultura scientifica italiana, e lo si vede anche tra i meteo appassionati che nei vari gruppi condividono mappe altamente improbabili ad ore ed ore di distanza, quando l’attendibilità è pari a 0.
La Meteo non è come l’oroscopo, è una Scienza e come tale dovrebbe essere divulgata, non solo per una migliore cultura a livello nazionale, ma anche per una riduzione dei rischi, visto che questo comporterebbe anche una maggior consapevolezza e conoscenza degli effetti reali di determinati fenomeni.
Pertanto, meglio seguire chi vi spiega la realtà dei fatti, o piuttosto quei “ciarlatani” che gridano continuamente “al lupo! al lupo!”? Poi giustamente la colpa ricade sull’intera categoria che non è capace nel ventunesimo secolo di fare una corretta previsione meteorologica.
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