L’Ondata di Caldo di Giugno 2019, è entrata nella storia della meteorologia per l’Europa Centro-Occidentale. In quel periodo infatti, un promontorio anticiclonico nord-africano, si distese dall’Algeria fin al Mare del Nord, apportando una forte ondata di calore.
La massa d’aria aveva infatti temperature elevate, come vediamo dalla carta allegata, a livello isobarico di 850hpa (1550m), sui settori Alpini si raggiungeva la +28°C
Il Clou per quanto riguarda l’Italia, avvenne nei giorni di Giovedì e Venerdì 27/28 Giugno, ma già nel corso della settimana, le temperature erano gradualmente aumentate, fuori dai confini nazionali, raggiungendo e superando record storici di temperatura, sia per il mese di Giugno, sia assoluti.
Valori di caldo, mai visti in alcuni stati come la Francia che si è vista registrare una temperatura che normalmente viene raggiunta nella famosa Death Valley, nei mesi di Agosto.
In Italia il caldo c’è stato, in particolare al Centro-Nord dove si sono registrati dei valori incredibili, specie sui settori Alpini fin a quote di alta collina.
Oltre ai valori massimi, anche le temperature minime sono risultate inedite e molte superiori ai 20°C nelle località di media montagna e nei fondovalle.
Una domanda più che comprensibile, visto che i record maggiori si sono registrate in zone non di pianura.
Il motivo è dovuto al surriscaldamento per la subsidenza anticiclonica, in unione alla ventilazione di Foehn presente in particolare nella giornata di Giovedì.
Per quanto riguarda le zone di pianura, l’assenza di una ventilazione favonica, non ha aiutato l’evo-traspirazione del suolo, limitando così l’aumento delle temperature.
Tuttavia su questi settori, si è avuto un caldo meno sopportabile, in quanto il tasso d’umidità era molto elevato, (caldo afoso).
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Questo post è stato modificato il 29 Giugno 2019 13:48
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