Esattamente undici anni fa una violenta ondata di maltempo interessava la Toscana e la Liguria di levante. Sulla Toscana si sono verificati gli effetti più importanti, con accumuli di pioggia che nelle città di Lucca e Pisa hanno sfiorato i 150 mm, dovuti alla persistenza di temporali a carattere semi-stazionario accompagnati di grandinate e colpi di vento.
La causa è da attribuire a questa vasta saccatura, visibile alla quota isobarica di 500 hPa, con un minimo al suolo posizionato in prossimità del mar ligure che ha permesso l’instaurazione di correnti meridionali al suolo e di libeccio in quota, con divergenza dei venti alla quota isobarica di 500 hPa associata ad un notevole shear positivo.
L’evoluzione del movimento della saccatura è importante nello stabilire la formazione di linee di convergenza di venti al suolo, in particolare tra l’ostro/scirocco in arrivo da sud/sud-est e il ponente/libeccio preveniente da ovest/sud-ovest, grazie anche al contributo della Corsica.
In questo modo si sono potuti formare diversi nuclei temporaleschi semi-stazionari con moto WSW/ENE, il principale dei quali è insistito fra Pisa e Lucca, con accumuli di pioggia come dicevamo prossimi ai 100-150 mm e picchi di oltre 50 mm in un’ora!
Anche buona parte del Nord Italia è stata interessata da questa perturbazione atlantica, ma con fenomeni più estesi e meno intensi a scala locale, capaci comunque di portare accumuli superiori ai 100 mm a ridosso dei rilievi sotto forma di pioggia moderata/forte.
In serata l’ingresso dell’aria fredda in quota ha permesso la formazione di nuovi intensi temporali in prossimità della costa toscana, accompagnati da una considerevole attività elettrica!
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