La Louisiana non ha avuto scampo! L’uragano Francine originatosi in corrispondenza dell’America Centrale, lo scorso fine settimana, nelle giornate tra martedì e mercoledì si è rafforzato rapidamente grazie alle calde acque del Golfo del Messico, raggiungendo ben presto Categoria 2. Ricordiamo che questi profondi sistemi di bassa pressione vengono classificati in base alla velocità dei venti, attraverso la Scala Saffir-Simpson.
Il piano di emergenza
Gli esperti meteorologi e il National Hurricane Center da giorni monitoravano il fenomeno anche attraverso specifiche ricognizioni aeree, fondamentali per individuare il suo possibile percorso ed eventuale approfondimento del minimo barico. Dopo aver raccolto numerosi dati, la traiettoria era ormai chiara: la Louisiana!
Le autorità locali hanno immediatamente emanato l’allerta, intimando la popolazione a rimanere al riparo, specialmente al chiuso e lontano dalle finestre.
Il landfall e l’impatto sul territorio.
Come vi avevamo anticipato, Francine ha toccato terra come uragano di Categoria 2, vale a dire con venti superiori ai 155 km/h, andando a colpire la fascia costiera ad ovest di New Orleans.
L’impatto è stato considerevole! Molti i black out registrati e secondo il sito poweroutage.us, più di 260mila abitazioni sono rimaste senza di elettricità nel corso della notte. Le piogge alluvionali, fino a 30 cm, e l’onda di tempesta (storm surge) hanno causato moltissimi allagamenti e le acque hanno raggiunto svariate aree dell’entroterra.
Il proseguo di Francine.
Le immagini satellitari ci illustrano che Francine, ormai declassato a tempesta tropicale, sta proseguendo la sua corsa verso settentrione, andando ad interessare Stati come il Mississippi e Tennessee per poi dissolversi nella giornata di domani.