Tra il 17 e il 19 settembre 2024, l’Emilia Romagna è stata colpita da un’intensa ondata di maltempo che ha portato piogge abbondanti e venti forti. Questo evento meteorologico è stato causato da una depressione atmosferica che ha interessato l’Italia settentrionale, spostandosi lentamente verso sud-ovest.
Analizziamo ciò che ha determinato l’evento che era già stato valutato dal nostro team potenzialmente critico ad inizio della settimana.
Le varie emissioni modellistiche, infatti preannunciavano questa situazione, l’unica distorsione era sull’esatta zona dove si avrebbero avuto accumuli maggiori, questo perchè, fin in fase di nowcasting non è ben identificabile la posizione del minimo di bassa pressione.
L’evento è stato causato da una complessa interazione tra un sistema di bassa pressione proveniente dall’Atlantico e un promontorio di alta pressione situato sull’Europa centrale.
La bassa pressione si è avvicinata all’Italia, spingendo aria umida e instabile dal Mediterraneo verso le regioni settentrionali.
Le correnti umide e miti da sud-est si sono scontrate con flussi più freddi provenienti da nord-est. Questa confluenza ha mantenuto attivo un fronte occluso che ha insistito sulla regione per diverse ore, causando precipitazioni intense e persistenti.
Il contrasto tra l’aria calda e umida e quella più fresca che affluiva dal nord Europa ha innescato intense precipitazioni. In particolare, l’Emilia-Romagna si è trovata esattamente nel punto di incontro tra queste due masse d’aria, che ha generato una forte instabilità atmosferica.
La fase più acuta del maltempo si è verificata tra il 18 e il 19 settembre 2024, con precipitazioni intense concentrate soprattutto nelle province di Parma, Reggio Emilia e Modena. In queste aree, sono caduti oltre 100 mm di pioggia in meno di 24 ore. Questo ha causato il rapido innalzamento dei livelli dei fiumi e dei torrenti, con conseguenti allagamenti in zone urbane e rurali.
Un altro elemento chiave di questo evento è stato il forte vento, che ha soffiato con raffiche fino a 70-80 km/h, soprattutto nelle aree costiere e appenniniche. Le raffiche hanno determinato alcuni danni minori alla vegetazione
L’orografia dell’Emilia-Romagna ha giocato un ruolo determinante nell’intensificazione dei fenomeni. La presenza degli Appennini ha agito come spesso succede con configurazioni del genere, da barriera, forzando l’aria umida a sollevarsi rapidamente, favorendo la formazione di nubi temporalesche particolarmente intense. Questo fenomeno, chiamato “effetto stau“, è responsabile delle abbondanti piogge che hanno interessato le zone montane e pedemontane.
Le temperature superficiali elevate del mare Adriatico hanno contribuito allo sviluppo di sistemi nuvolosi consistenti, associati a rovesci di forte intensità. La temperatura superficiale del mare in questi giorni del 16-18 settembre 2024, si attestava intorno ai 25°C (16/17 Maggio 2023 16-18°C).
Inoltre, i venti nord-orientali nei medi e bassi strati hanno provocato moti verticali sostenuti, aumentando ulteriormente le precipitazioni, soprattutto lungo la fascia appenninica e pedecollinare.
L’ARTICOLO POTRA’ SUBIRE AGGIORNAMENTI SUI QUANTITATIVI COMPLESSIVI DI PIOGGIA, VISTO CHE AL MOMENTO DELLA STESURA L’EVENTO è ANCORA IN CORSO.
Questo post è stato modificato il 19 Settembre 2024 11:42
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