Giungono drammatiche notizie dagli Stati Uniti, da giorni dei maxi incendi stanno colpendo la California e il Nevada con gravissime ripercussioni in ambito ambientale. Essi rappresentano una delle crisi più gravi degli ultimi anni.

Ordine di evacuazione ed intervento.

Quanto riportato dalla CNN, è stato imposto l’ordine di evacuazione a ben oltre 10 mila residenti, a causa di un incendio incontrollato. Le fiamme stanno minacciando abitazioni, edifici ed aziende nella contea di San Bernardino, ad est di Los Angeles. In Nevada si sono verificati svariati black out e circa 6.300 residenti sono rimasti senza energia elettrica.

Nella mattinata di domenica, le autorità hanno emesso ordini di evacuazione per i residenti di Running Springs e Arrowbear Lake, che sono complessivamente oltre 6.000 abitanti.

Il governatore della California Gavin Newsom e del Nevada, Joe Lombardo, in seguito alle molteplici criticità, hanno dichiarato lo stato di emergenza.

Tre pompieri mentre stavano eseguendo le manovre di spegnimento, sono purtroppo rimasti feriti.

Il Line Fire e microclima

Questi maxi incendi come il Line Fire, sono in grado di dare origine ad un proprio microclima. Man a mano che ettari di vegetazione vengono distrutti, le fiamme rilasciano ingenti quantità di di calore e questo comporta la formazione di pirocumuli. Questa particolare formazione nuvolosa può dare origine a forti temporali e raffiche di vento. A seconda delle condizioni, tali nubi sono in grado raggiungere altezze superiori ai 10 mila metri, trasformandosi in pirocumulonembi.

Tali dinamiche rendono ancor più complicate le operazioni di soccorso.

Fattori climatici

Secondo quanto dichiarano le autorità locali, la siccità estrema rappresenta una problematica piuttosto seria, in quanto aumenta la probabilità che possano svilupparsi nuovi focolai.

Gli esperti affermano che la superficie andata distrutta in svariate aree della California, è quintuplicata tra il 1996 e 2021 e tra i fattori determinanti, c’è il cambiamento climatico.