Alcuni quotidiani hanno pubblicato articoli in cui si riferisce di una prossima Ondata di gelo con il rischio di un freddo record a causa dello strat-warming.
Facciamo chiarezza, perchè c’è molta confusione sull’argomento! Anzitutto è bene precisare la che cos’è lo Stratwarming o Strat-Warming; questo esprime una forte anomalia termica legata al Vortice Polare Stratosferico (VP).
Indica un incremento di almeno +30°C settimanale al livello della 10 hPa, ossia nello stato di atmosfera sopra i 12km.
La cosiddetta Stratosfera, il secondo dei cinque strati in cui è convenzionalmente suddivisa l’atmosfera: troposfera, stratosfera, mesosfera, termosfera e esosfera. Essa si trova al di sopra della troposfera ossia dove ci troviamo noi.
L’altro aspetto da considerare è la parola “Gelo“, troppo spesso abusata. Un’ondata di GELO, è un evento rado, anche nel periodo invernale, questo perché al contrario di un ondata di freddo, il calo delle temperature fa si che i valori si mantengono pari o inferiori allo zero per l’intera giornata per non meno di un paio di giorni consecutivi.
Una giornata in cui si registra una minima negativa e una massima superiore allo 0°C non è classificabile come ondata di gelo.
Oltretutto è bene precisare che un’ondata di gelo, non è sinonimo di nevicata, in quanto in genere è costituito da una massa d’aria secca che può precederla o seguirla.
Dopo questa prefazione, andiamo ad analizzare l’aspetto previsionale nel lungo termine. Attualmente le dinamiche in stratosfera vedono un Vortice Polare (VP), ancora piuttosto debole.
Questo favorisce l’azione degli anticicloni a latitudini più settentrionali e la scesa di masse d’aria di origine polare alle latitudini inferiori. La tendenza indicata dai vari indici stratosferici, sembra favorire un VP meno intenso del solito anche dopo la metà di Gennaio.
Per i settori europei, questo consentirebbe la possibilità di discese fredde che potrebbero spingersi verso le nostre latitudini e dando luogo a una classica ondata di freddo, nessun gelo. Quest’ultimo sarà più probabile tra i settori di Russia occidentale e Scandinavia.
Considerando anche le simulazioni determinate dal Grafico Ensemble, ci attendiamo si un calo dei valori termici, fin su valori inferiori alla media tipica del periodo, ma senza nulla di eclatante e senza condizioni di gelo che possano far pensare ad un evento affine al 1985.
Attualmente chi fa riferimento a tale evento lo fa solo per notorietà, in quanto non vi sono dati scientificamente validi per poter affermare il ritorno di una configurazione similare a quella del 1985.
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Fonte Immagine Copertina Depositphotos