Una particolare Isola si trova nell’Oceano che separa la California e le Hawaii, la Pacific Trash Vortex, la grande isola di rifiuti, che sarebbe grande 1,6 milioni di chilometri quadrati, praticamente 3 volte lo stato della Francia.
Questa enorme isola di sporcizia che interessa l’Oceano Pacifico è composta da:
- 53% Plastica di grandi dimensioni (>50cm)
- 26% Macro-Plastiche (5 / 50cm)
- 13% Meso-Plastiche (0.5 / 5cm
- 8% Micro-Plastiche (0.05 / 0.5cm)
L’accumulo si è formato a partire dagli anni 80, a seguito dell’azione della corrente oceanica denominata Vortice subtropicale del Nord Pacifico. Questa corrente ha un particolare movimento a spirale in senso orario, il centro di tale vortice è una regione relativamente stazionaria dell’Oceano Pacifico che permette ai rifiuti galleggianti di aggregarsi fra di loro, formando un’enorme “nube” di spazzatura presente nei primi strati della superficie oceanica.
La paura delle micro-plastiche
La paura è che queste grandi plastiche con il passare degli anni si trasformino in micro-plastiche.
Al contrario dei rifiuti galleggianti di origine biologica sono spontaneamente sottoposti a biodegradazione, la plastica si fotodegrada, ovvero si disintegra in pezzi sempre più piccoli fino alle dimensioni dei polimeri che la compongono; nondimeno, questi ultimi restano plastica e la loro biodegradazione resta comunque molto difficile.
Il galleggiamento delle particelle plastiche, che hanno un comportamento idrostatico simile a quello del plancton, ne induce l’ingestione da parte degli animali planctofagi, e ciò causa l’introduzione di plastica nella catena alimentare.
Fonte ocean cleanup foundation, NOAA