Po in grave secca già nel 1909. Vero o Falso?

Po in grave secca già nel 1909. Vero o Falso?

Da alcune settimane viene diffusa in rete una foto che del Po in secca, risalente all’Estate del 1909 e che potrebbe risalire al periodo di costruzione del Nuovo Ponte sul Po a Piacenza.

L’immagine mostra il fiume Po in secca a Piacenza sotto di 8 metri sotto il livello di soglia, e si aggiunge anche “ma non c’era nessun allarme“.

Nell’immagine postata sui vari social network non vi è alcun riferimento all’anno, e nulla che dimostri l’abbassamento del fiume durante quel periodo.

Mentre lo scorso Luglio veniva diffusa l’immagine del Ponte via social un Report dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia sosteneva che..

Gli effetti dei cambiamenti climatici sono ormai sotto gli occhi di tutti. Anche in Italia, proprio in queste ultime settimane, il grande caldo e la siccità stanno colpendo in modo particolare le regioni del centro-nord con la conseguente forte riduzione della portata del fiume Po.

Grazie ai dati SAR di Sentinel-1, il team di INGV è riuscito a dimostrare come il Fiume Po abbia cambiato la sua portata negli ultimi anni dal 2015 al 2022). ( Fonte immagine INGV)

Il Ponte Nuovo sul Po fu inaugurato nel 1908, e come indica un portale piacentino la stessa cartolina era stata pubblicata in un loro volume come” viaggiata nel 1909″ ( spedita in quello stesso anno).

Alcune foto sarebbero perfino datate 1917, lungo tempo dopo e con una situazione simile a quella del 1909.

Come afferma il portale piacentino non significa che questa o altre foto sia state scattate in quella data.

Concludendo:

A: trattasi di una cartolina spedita nel 1909, la costruzione del Ponte risale all’anno precedente.

B: non essendoci una data certa è possibile che la foto risalga al periodo conclusivo della costruzione.

C: viene sostenuto che la foto sia stata scattata nel 1909, ma non vi sono prove.

Una situazione di elevata gravità non si valuta solo attraverso un’immagine, ma anche attraverso basi o indagini scientifiche.

Non basta una foto per dimostrare o smentire un fenomeno…

Fonte openonline

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