Toscana si impegna a dichiarare l’Emergenza Climatica

Toscana si impegna a dichiarare l’Emergenza Climatica

La Toscana sarà la prima regione in Italia a dichiarare lo stato di Emergenza Climatica. Nella giornata di Mercoledì 12 Giugno 2019, è stata infatti presentata ed approvata a grande maggioranza una mozione che vede la regione chiamata a dichiarare lo stato di emergenza climatica e ambientale, coordinando e rafforzando politiche, azioni e iniziative volte a contrastare il cambiamento climatico.

Elaborazione a Cura di Andrea Corigliano

Come già evidenziato in altri articoli, il nostro pianeta e con esso anche il nostro paese l’Italia, sta subendo gli effetti dei cambiamenti climatici, basti pensare che il 2018 è stato il quarto anno più caldo di sempre.

E se il maggio appena trascorso è risultato più fresco del normale, non dobbiamo illuderci, perchè si tratta di una anomalia locale e non bisogna confondere il meteo con il clima.

Questo aumento antropico della temperatura ci porta a fenomeni estremi più frequenti, poichè in atmosfera c’è più calore e questo porta ad avere una maggiore energia, che si tradurrà in fenomeni come: Nubifragi, (NO Bombe d’Acqua che ricordiamo non esistono è una definizione errata), Grandinate Record, Colpi di vento,..

Cosa Significa Dichiarare l’Emergenza Climatica?

Per qualsiasi stato, regione o città dichiarare l’emergenza climatica, significa riconoscere la gravità degli effetti ambientali, sociali ed economici causati dal riscaldamento globale (Global Warming), reagendo così nell’immediato con un impegno e una responsabilità politica volta a rendere le attività umane sostenibili dal punto di vista ambientale e sociale.

La Toscana, da questo punto di vista si impegna pertanto a sostenere, l’attuazione dell’accordo di Parigi, con l’obbiettivo di puntare ad una decarbonizzazione dell’Economia, attivandosi affinché vengano adottate opportune forme di fiscalità ambientale, rivedendo le imposte sull’energia e sull’uso delle risorse ambientali, favorendo la conversione verso modelli energetici con minor emissioni o nulle.

La mozione impegna inoltre la giunta Toscana a richiedere l’esclusione dal patto di stabilità delle spese e degli investimenti delle Regioni e degli Enti locali volti alla riduzione delle emissioni climalteranti e all’adattamento al cambiamento climatico, con particolare riguardo alle risorse finalizzate al risparmio e all’efficienza energetica, allo sviluppo delle energie rinnovabili e alla messa in sicurezza del territorio per la prevenzione dal dissesto idrogeologico e dalla siccità.

Questo è un primo passo verso un futuro più green e rispettoso dell’ambiente che ci circonda e se ben pianificato, porterà benefici sia in termini di benessere e salute sia in termini economici.

La transizione climatica, dovrà però essere fatta seguendo alcuni principi quali: l’Equità, la Democrazia e la Trasparenza.

Con l’Equità, s’intende che i costi derivanti da questo cambio, non dovranno gravare sulle fasce deboli della popolazioni. Ad esempio lavoratori impegnati in settori incompatibili con la transizione dovranno essere riqualificati, e questo deve essere un impegno delle istituzioni.

Con la Democrazia, i cittadini e le associazioni dovranno essere coinvolti dalle istituzioni nei processi di individuazione delle criticità ambientali del territorio, attraverso ad esempio tavoli di confronto e di pubblico dibattito.

Con la Trasparenza infine, s’intende che le istituzioni nel principio della trasparenza, pubblichino periodicamente dei rapporti per evidenziare lo stato di avanzamento del processo di transizione e i progressi fatti volti a ridurre le criticità ambientali.