Molti di voi in questa domenica 29 ottobre avrete potuto assistere e fotografare con gli smartphone uno splendido tramonto dai colori suggestivi capici di un effetto mozzafiato.
Ma perchè questo succede?
Dobbiamo innanzitutto dire che ciò che riesce a vedere l’occhio umano, è solo una piccola parte della radiazione elettromagnetica emessa dal Sole.
Il Meteorologo Stephen Corfidi ci ha dato una chiara spiegazione del fenomeno che vi riportiamo qui di seguito.
[..]”Questa radiazione contiene un ampio spettro di lunghezze d’onda, ma il nostro occhio ne percepisce solo alcune parti, il cosiddetto spettro del visibile. A diverse lunghezze d’onda corrispondono vari colori.
Quando un raggio di Sole colpisce una molecola nell’atmosfera, si verifica il cosiddetto scattering, o dispersione, che invia alcune delle lunghezze d’onda luminose in diverse direzioni. Ciò accade milioni di volte prima che il raggio arrivi ai nostri occhi al tramonto. E a seconda di ciò che è accaduto alla luce prima di arrivare a noi, alcune di quelle lunghezze d’onda visibili non raggiungono neppure l’occhio. Parti di esse sono assorbite e filtrate in atmosfera.”[..]
Tramonti ad effetto come quello odierno è da attribuirsi quindi alla nuvolosità presente in quota che agisce come “filtro” e riesce a far riflettere maggiormente lunghezze di color rosato, arancione.
Inoltre la ventilazione fresca tende a pulire l’aria, all’interno dello strato limite, dalle particelle più grandi come: polveri e inquinamento. Più o meno la stessa cosa che succede quando prendiamo l’aereo al tramonto.
Noteremo infatti che non appena l’aereo supera lo strato limite, e si trova in uno strato d’aria più pulito il tramonto sembrerà molto più vivido. È tutta una questione di prospettiva!
Polvere e Inquinamento rendono tramonti più intensi?
No! E’ il classico mito che gira spesso tra le chiacchiere da bar e nella piazza del web.
Quel che succede è esattamente l’inverso ossia: le particelle più grandi nella bassa atmosfera tendono a smorzare e attenuare i colori perché assorbono più luce e disperdono tutte le lunghezze d’onda perdendo così, lo spettacolare effetto di filtro. Infatti se prendiamo ad esempio una zona in cui vi è presente nebbia non troveremo un tramonto da cartolina, invece se consideriamo una zona dopo il passaggio di una perturbazione che ha “pulito” l’aria, troveremo un tramonto ad effetto.