Ne avevamo già parlato ma la seconda parte della Primavera ha portato piogge davvero eccezionali in alcune zone. Pensate che in Emilia-Romagna solo a Maggio sono caduti in diverse zone tra i 300-500mm (precipitazioni che cadono in 3-5 mesi) -> Vedi Qui
Piogge che servivano dopo un Inverno così siccitoso ma di certo i danni si sono fatti vedere per l’agricoltura italiana.
Spiega la Coldiretti come le continue perturbazione hanno danneggiato le coltivazioni specie arboree da frutto, la produzione del miele e anche nella fienagione.
Le continue precipitazioni associate anche a grandine han distrutto interi raccolte di ciliege da nord a sud con agricoltori costretti a buttarle per le spaccature non più vendibili sul mercato e non in altro visto che lasciati così porterebbero altre malattie alle coltivazioni.
La tanta pioggia ha portato anche alla presenza di poco polline per le Api che sono rimaste costrette a mangiarsi il proprio miele per la fame.
Infine è andata in malora la prima raccolta del fieno visto i campi sempre sommersi d’acqua con agricoltori costretti a comprare i mangimi per il bestiame.
La fase instabile è da attribuirsi come conseguenza dei cambiamenti climatici, dove come ricorda la Coldiretti, è e sta diventando la norma.
Un male per la nostra economia, basti pensare che negli ultimi 10 anni ci sono state molte perdite di raccolti relative a calamità naturali ricorrenti.
Con una perdita di circa 14 Miliardi di Euro, relativa a danni legati alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne e perdite della produzione agricola del paese.