Un Maggio terribile per l’agricoltura italiana

Un Maggio terribile per l’agricoltura italiana

Ne avevamo già parlato ma la seconda parte della Primavera ha portato piogge davvero eccezionali in alcune zone. Pensate che in Emilia-Romagna solo a Maggio sono caduti in diverse zone tra i 300-500mm (precipitazioni che cadono in 3-5 mesi) -> Vedi Qui

Anomalie di precipitazioni in europa tra Aprile e Maggio

Piogge che servivano dopo un Inverno così siccitoso ma di certo i danni si sono fatti vedere per l’agricoltura italiana.

Spiega la Coldiretti come le continue perturbazione hanno danneggiato le coltivazioni specie arboree da frutto, la produzione del miele e anche nella fienagione.

Le continue precipitazioni associate anche a grandine han distrutto interi raccolte di ciliege da nord a sud con agricoltori costretti a buttarle per le spaccature non più vendibili sul mercato e non in altro visto che lasciati così porterebbero altre malattie alle coltivazioni.

raccolto di ciliege buttate da una azienda in Puglia

La tanta pioggia ha portato anche alla presenza di poco polline per le Api che sono rimaste costrette a mangiarsi il proprio miele per la fame.

Infine è andata in malora la prima raccolta del fieno visto i campi sempre sommersi d’acqua con agricoltori costretti a comprare i mangimi per il bestiame.

La fase instabile è da attribuirsi come conseguenza dei cambiamenti climatici, dove come ricorda la Coldiretti, è e sta diventando la norma.

Un male per la nostra economia, basti pensare che negli ultimi 10 anni ci sono state molte perdite di raccolti relative a calamità naturali ricorrenti.

Con una perdita di circa 14 Miliardi di Euro, relativa a danni legati alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne e perdite della produzione agricola del paese.